Ravenna, Fongoli (Agebo): «Un sorriso per bambini e genitori. Da 24 anni in pediatria»
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Elena Nencini
Una passione quella delle volontarie di Agebo (Assistenza Genitori e Bambini Ospedalizzati) nata per sostenere i bambini e le loro famiglie all’interno del reparto di pediatria dell’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna. Diverse le attività che svolgono in quasi tutti i giorni della settimana per distrarre i bambini o aiutare i genitori.
Stefania Fongoli, pedagogista in pensione, presidente dell’associazione, racconta quali sono gli obiettivi di Agebo.
Fongoli, in cosa consiste l’attività diAgebo?
«Gli interventi delle volontarie si rivolgono ai bambini del reparto di pediatria, proponendo loro giochi, lettura di libri e attività di disegno, ma anche nel dare collaborazione e sostegno morale ai genitori, anche sostituendoli per brevi periodi in caso di bisogno. L’attività delle volontarie si svolge sia nelle singole stanze che nella sala giochi allestita nel reparto dal 2005. Siamo una trentina nell’associazione, ma in reparto sono 15 le persone attive. Abbiamo due socie giovani che lavorano, una studentessa in medicina e una infermiera, le altre, come me, sono pensionate. Pensi che abbiamo avuto una socia che ha prestato servizio fino a 92 anni».
Quando nasce Agebo a Ravenna?
«Abbiamo seguito un corso di formazione organizzato dal Centro per le famiglie del Comune di Ravenna, in collaborazione con i medici della Pediatria dell’Ospedale Civile Santa Maria delle Croci. Siamo nate nel 1998 come associazione di volontariato, eravamo un gruppo di signore con l’idea di fare compagnia ai bambini, di dire due parole ai genitori per stargli vicino. Un modo semplice, nel corso degli anni abbiamo acquistato la fiducia del reparto e dei medici e ci hanno assegnato una stanza, che abbiamo adibito a sala giochi».
Che attività proponete?
«Siamo presenti dal lunedì al sabato, seguiamo i bambini che ci vengono indicati dal reparto. Oltre alle letture e ai giochi, grazie alle raccolte fondi, collaborano con noi anche Giorgia di Hakuna Matata che porta il sabato i cani in reparto, l’associazione Asja Lacis che organizza piccoli laboratori e una musicoterapeuta, Jenny Burnazzi, che viene due volte a settimana: propone diverse attività dal suonare strumenti musicali a cantare canzoni insieme».
Se ricevete delle donazioni come vengono impiegate?
«Facciamo piccoli acquisti necessari per il reparto: per esempio abbiamo fatto realizzare un murales in pronto soccorso per abbellire e rendere più piacevole la presenza dei bambini in reparto. Abbiamo reso più stabili le attività della musicoterapia e dei laboratori grazie a questi fondi che ci hanno permesso di lavorare con professioniste del settore».
Per fare volontariato con Agebo come si fa?
«Dopo il colloquio con la nostra referente, bisogna fare un tirocinio in reparto di tre mesi in ospedale, per imparare a rapportarsi con rispetto e gentilezza, bisogna sempre essere molto discrete. La persona entra come socia e comincia la sua attività in reparto, inizialmente affiancata da una di noi. Facciamo anche degli incontri con una psicologa che ci permette di confrontarci su alcune problematiche che possiamo incontrare a livello emotivo».