Ravenna, Falconi (Fondazione Flaminia): «Medicina, lezioni in presenza tutto l’anno»

Federica Ferruzzi - L’università a Ravenna riparte dal bando per l’assegnazione dei posti alloggio gestiti da Fondazione Flaminia, il cui esito ha rivelato, secondo la presidente Mirella Falconi, «numeri da record». Il bando, riservato agli studenti iscritti ai corsi di laurea del Campus di Ravenna, ha evidenziato un aumento di richieste rispetto agli scorsi anni. Nel complesso sono state 93 le domande pervenute contro le 54 dell’anno scorso. «Si tratta di un dato molto positivo, anche perchè ci dimostra come i giovani universitari, differentemente da mesi fa, abbiano il desiderio di ritornare in presenza e di riprendere una vita normale. Per noi è un ulteriore stimolo ad organizzare al meglio l’attività con tutte le accortezze del caso». Al momento, salvo nuove disposizioni, i docenti dovranno essere vaccinati e dotati di Green pass, «lo stesso vale anche per gli studenti ed il controllo verrà realizzato con le modalità che ci saranno indicate dall’Ateneo». Di sicuro, secondo Falconi, agli studenti di Medicina e Chirurgia verrà data la possibilità di frequentare in presenza tutto l’anno anche qualora le restrizioni dovessero diventare stringenti. «Il primo anno di questo corso di laurea si è concluso con parametri estremamente positivi ed anche da parte degli studenti abbiamo ricevuto ottime valutazioni. Nella seconda parte dell’anno si è anche riusciti a garantire l’attività nei laboratori didattici, comprese le esercitazioni nella sala settoria. E proprio in virtù della necessità di garantire le lezioni in presenza, stiamo pensando di spostare la didattica del primo semestre, come anno scorso, a Palazzo dei Congressi, che offre una capienza compatibile con eventuali restrizioni dettate dall’emergenza pandemica». Ma la facoltà di Medicina e Chirurgia, a Ravenna, è solo una delle ultime arrivate. «Credo che la città sia stata lungimirante nelle sue scelte: oltre ai corsi legati a Beni Culturali, quelli di Scienze Ambientali, ad esempio, vennero attivati quando ancora l’argomento sembrava lontano dalla realtà quotidiana. Oggi, invece, si rivela una scelta vincente anche alla luce delle richieste avanzate dalla Comunità Europea e che ritroviamo nel Pnrr. Non possiamo, inoltre, non sottolineare il ruolo di Giurisprudenza, che ha recentemente svluppato e aggiunto nuove tematiche come quelle legate al porto, aspetto che crea una specificità importante per il territorio anche in termini di ricadute economiche e sociali». A questo si aggiunge 
l’avvio delle procedure per la realizzazione dello studentato. «Stiamo già completando la documentazione per il Ministero al fine di ottenere il co-finanziamento stanziato e, a fine anno, confidiamo di entrare nella fase esecutiva. C’è ancora un po’ di lavoro da formalizzare, ma la partenza dei primi interventi è vicina». Lo studentato, lo ricordiamo, sorgerà in viale Farini e potrà contare su 110 posti suddivisi in mini alloggi. «Oltre ad essere un ottimo punto di accoglienza per gli studenti – conclude Falconi – sarà un favoloso punto di aggregazione, con sale studio e palestra, che legherà ancora di più l’università alla città».