Ravenna, è iniziato il processo per l'omicidio del pizzaiolo Rocco Desiante
Si aperto il 7 ottobre davanti alla corte di Assise di Ravenna presieduta dal giudice Cecilia Calandra, a latere il giudice Antonella Guidomei, il processo a carico di Madalin Constantin Palade, il rumeno 20enne accusato di aver ucciso il pizzaiolo 43enne Rocco Desiante, il 3 ottobre dell’anno scorso. Le indagini, coordinate dal procuratore Alessandro Mancini e dal sostituto procuratore Antonio Bartolozzi, hanno portato a chiudere il cerchio attorno Palade, viste le tante prove a suo carico tra cui tracce di sangue della vittima trovate nello stipite della porta della casa del giovane. E' stato accusato di omicidio volontario in concorso. E questo perché la Procura ipotizza che a massacrare di botte il pizzaiolo siano state più persone. La vittima, disoccupata da qualche tempo, era in procinto di tornare in Puglia, sua terra natia, ed era ospite temporaneamente di un amico in un appartamento senza né luce né gas a Castiglione di Ravenna. E’ stato proprio quest’ultimo, non riuscendo a contattarlo da qualche giorno a chiamare la polizia che, nella notte tra il 6 e il 7 ottobre è entrata nell’appartamento e l’ha trovato steso su un divanetto in un lago di sangue. Il 7 ottobre la corte ha ascoltato 6 dei 35 testimoni chiamati a deporre dall'accusa tra cui il maresciallo Domenico Grillo che ha ripercorso le fasi delle indagini che hanno portato alla sbarra Palade, spacciatore della vittima.