Ravenna e Cervia, Dutoit, Assante & Castaldo, Trifonov e Aterballetto al Festival
Ancora una settimana ricca ed eclettica per il Ravenna Festival, che apre le danze venerdì 18 giugno alle 21.30, alla Rocca Brancaleone, con uno ei pochissimi appuntamenti sinfonici non solo del cartellone bizantino, ma probabilmente dell’intera offerta estiva regionale. Come noto, le norme sul distanziamento rendono particolarmente problematica la performance di un largo ensemble e la rocca ravennate venne allestita appositamente (e per tempo, diversamente da quasi ogni altro progetto elaborato in scenario già pandemico) per poter ospitare queste ampie formazioni. Così, a prendere posto sul palco saranno i musicisti della Slovenian Philharmonic Orchestra, diretti dal grande Charles Dutoit in un omaggio al genio di Igor Stravinskij nel 50° anniversario della morte. Il concerto prevede anche un brano di Čajkovskij, che a suo tempo venne ritenuto «ineseguibile», fomentando l’estro compositivo proprio di Stravinskij, che da quelle suggestiono compose uno dei suoi capolavori più celebrati: l’Uccello di fuoco, la cui seconda suite è in programma alla Rocca Brancaleone.
Proseguono intanto all’Almagià le repliche di Fanny & Alexander con «Sylvia e Bruno», tratto da Lewis Carroll, alle 21.30 anche sabato 19. Setata, quella di sabato 19, nella quale il Ravenna Festival sarà in prima linea anche nell’Arena dei Pini di Cervia, per l’abbrivio del cartellone del Trebbo 2021, all’insegna di un evento decisamente più «pop». I celebri giornalisti musicali Ernesto Assante e Gino Castaldo racconteranno infatti il genio di Lucio Dalla, coadiuvati da una formazione jazz (fu quello il primo amore di Dalla, che non l’abbandonò mai del tutto), ovvero il quartetto del sassofonista Stefano Di Battista.
Domenica 20 si torna in rocca a Ravenna per il recital pianistico di Daniil Trifonov, alle prese con complessi lavori di Brahma (in particolare la potente Sonata n. 3 in fa minore per pianoforte op. 5), di Szymanowski e di Debussy, tra innovativo slancio ritmico e reminiscenze clavicembalistiche del ‘700.
Lunedì 21 lo scenario in cui approderà l’Ensemble vocale Odhecaton alle 21.30 sarà quello della Basilica di San Francesco, per «E io ch’al fine di tutti i disii / appropinquava», creazione musicale dantesca di Mirco De Stefani per 12 voci maschili ispirata al canto XXXIII del Paradiso, quello nel quale trova conclusione e compimento il viaggio ultraterreno della Divina Commedia.
Martedì 22 e mercoledì 23 il Ravenna Festival tornerà poi a far tappa nel teatro Alighieri, dove per due serate Aterballetto proporrà la creazione per 16 danzatori, elaborata da Johan Inger su musiche originali di Marc Álvarez. Al centro dello spettacolo c’è lo sfaccettato ritratto di un seduttore seriale, che riassume tutte le anime di Don Giovanni, dalla tradizione di Tirso de Molina alla lettura femminista di Suzanne Lilar. Meditazione in danza di un mito costretto a fare i conti con la fine del machismo e la parità dei generi.
Buona parte degli spettacoli verranno trasmessi in streaming sul portale ravennafestival.live.