Ravenna, D’Angelillo (Genesis): «Dipende da quanto durerà la crisi»
Massimo D’Angelillo, economista e presidente di Genesis, commenta così il quadro della situazione sociale attuale: «ci troviamo davanti a una società durissimamente provata dal covid sia perché è stato un fenomeno drammatico sia perché, secondo me è stato gestito abbastanza male spingendo molto per le chiusure e sottovalutando le conseguenze sociali. Abbiamo avuto una crescita dei fenomeni di povertà assoluta di cui la povertà alimentare è la parte più drammatica con un aumento dell’utenza dei vari servizi della Caritas, dei servizi pubblici e di tutto il sistema del volontariato. Questo sistema tutto sommato ha retto perché era solido, con livelli di disoccupazione abbastanza bassi e famiglie solide, oggi siamo entrati in una nuova fase. Il covid è stato superato come pandemia, ma i suoi strascichi sociali sono ancora presenti. Non c’è stato un miglioramento dell’occupazione o una diminuzione dei livelli di povertà. C’è un impatto di questi nuovi fenomeni e, a differenza di quella fase in cui venivano toccate soprattutto le persone disoccupate, che non avevano alle spalle una famiglia solida che poteva aiutare i giovani, oggi tocca trasversalmente tutti: quel ceto medio che è stato fondamentale per difendere anche le parti più deboli della società verrà toccato pesantemente. La povertà tocca non solo il disoccupato, ma anche l’occupato in cassa integrazione, l’artigiano, gli impiegati, i lavoratori ‘poveri’». E conclude: «Questo sistema finora ha retto ma adesso dipenderà da quanto durerà questa nuova crisi, se saranno sei mesi o cinque anni».