Ravenna, Dal Re (Ordine Farmacisti): "Vendita di farmaci in calo, alcune patologie vengono trascurate"
![ravenna-dal-re-ordine-farmacisti-quotvendita-di-farmaci-in-calo-alcune-patologie-vengono-trascuratequot](/inc/scripts/crop.php?img=https://backoffice3.titanka.com/verticalizzazioni/4897/254/upload/1596611060_dal-re-678x1024.jpg&w=420&h=248)
Federica Ferruzzi - «E’ andata bene, rispetto a quanto avvenuto a livello nazionale e regionale, sia perchè siamo abbastanza decentrati rispetto alle principali linee di comunicazione, ma soprattutto perchè qui tutte le professioni di ambito sanitario si sono confrontate costantemente grazie ad un accordo di collaborazione siglato già nel 2019». A parlare è Domenico Dal Re, presidente dell’Ordine dei Farmacisti, che ha ricordato come, durante l’emergenza causata dal Covid-19, a livello locale il sistema abbia retto meglio che in molte altre zone d’Italia. «Grazie all’atto siglato l’anno scorso abbiamo potuto contare su una struttura solida che ha portato ad ottenere risultati concreti. Sono state, ad esempio, le pressioni dell’Ordine dei Medici e di quello dei Farmacisti a far sì che la Regione permettesse la dematerializzazione delle ricette durante l’emergenza. La collaborazione del nostro Ordine con il Comune ha invece fatto sì che questa Amministrazione, anche grazie al fattivo supporto del sindaco, sia stata la prima a calmierare il prezzo delle mascherine. Grazie al magazzino delle farmacie comunali abbiamo infine svolto un servizio fondamentale per la collettività e l’Ausl a titolo gratuito, facendo trovare sui nostri banchi farmaci che altrimenti si sarebbero dovuti ritirare alla farmacia dell’ospedale».
Una serie di iniziative che, secondo Dal Re, sono state possibili grazie «ad una forte collaborazione dimostrata sia tra le varie professioni che all’interno delle stesse anche grazie al sindaco che, in alcuni casi, ha coordinato il tutto. Una parte dei farmaci, durante l’emergenza, è poi stata consegnata direttamente a casa dei cittadini grazie alla Croce rossa».
Presidente, come sta andando l’estate post lockdown?
«Va un po’ a rilento: ora siamo preoccupati perche assistiamo ad una diminuzione del consumo di farmaci che riteniamo essenziali. Non vorrei che la gente non si curasse: nel momento del lockdown forse c’è stata una richiesta di medicinali superiore al bisogno effettivo, ma ora c’è un forte calo. Spero che le persone continuino a curarsi».
L’impressione è che la guardia si sia abbassata notevolmente...
«Sì, ed è preoccupante perchè il virus circola ancora. Questo lo notiamo anche noi: ci si era illusi che il fenomeno fosse in fase di diminuzione, ma non lo è ancora. Purtroppo il lockdown ha fatto sì che alcune patologie siano state messe in stand by. Si è data la prevalenza al Coronavirus, ma bisognerà gradatamente rimettere in moto il sistema».
Le mascherine sono tornate?
«Sì, in questo momento c’è di tutto, ma sono soprattutto le mascherine ad andare per la maggiore. Da parte nostra continuiamo a mantenere tutti i sistemi di protezione: ci sono stati casi in provincia di farmacisti malati, ma per fortuna nessuno è morto e nessuna farmacia ha chiuso».