Ravenna, D'Angelo (Cgil): «Sei istituti sono ancora senza dirigente scolastico»

Federica Ferruzzi - «Il prossimo 13 settembre studenti e studentesse torneranno in classe in condizioni precarie e con numeri impietosi per quanto riguarda l’assegnazione di cattedre e dirigenze». Questa l’analisi di Marcella D’Angelo, sindacalista Flc Cgil di Ravenna: stando al suo racconto, il Covid pare non aver insegnato nulla, dal momento che le classi potranno arrivare a contenere fino a 28 studenti. «Attualmente - spiega la sindacalista - stiamo aspettando l’esito delle pubblicazioni relative ai risultati per quanto riguarda le sedi da attribuire ai dirigenti scolastici. Gli istituti “orfani” sono il polo comprensivo di San Pietro in Vincoli, quello tecnico professionale di Lugo, il liceo scientifico Oriani di Ravenna ed il Ginanni, gli istituti comprensivi del Mare e Cervia 2. Per queste sei scuole auspichiamo che, almeno la metà, venga “coperta” con dirigenti titolari: in realtà pensavamo che l’annosa questione fosse superata, ma cosi non è stato». Per quanto riguarda il «capitolo docenti» i posti di ruolo da conferire a Ravenna sono 641: di questi, 20 vanno all’infanzia, 105 alla primaria, 185 alla secondaria di primo grado (le medie), 331 alla secondaria di secondo grado, ovvero le superiori. «Ad oggi, di questi 641 posti di ruolo ne sono stati conferiti 322, il che significa che la metà è scoperta. Di questa metà, 136 andranno in ruolo dalle graduatorie provinciali per le supplenze ed il risultato delle immissioni ci sarà entro il 31 agosto. I rimanenti 183 non andranno a ruolo perchè accantonati in virtù del concorso ordinario bandito l’anno scorso ma  non ancora svolto, il che significa che questi posti andranno a supplenza». Parimenti drammatica, secondo D’Angelo, la situazione sul sostegno: 262, infatti, i contratti da conferire a tempo indeterminato. «Undici sono per l’infanzia, 94 per la primaria, 75 per la secondaria di primo grado, 82 per la secondaria di secondo grado. Di questi 262, ad oggi, ne sono stati assegnati solo sei: non ci sono stati vincitori di concorso, ma i posti sono stati conferiti in base a graduatorie di merito o da esaurimento. Di questi, 121 sono stati accantonati per il concorso ordinario che ancora non c’è e saranno dati a supplenza». A tutto questo, secondo la sindacalista, «si aggiungono le deroghe per il sostegno, che faranno lievitare in modo esponenziale i docenti precari assunti con contratto a tempo determinato. Ad oggi il famoso organico aggiuntivo, quello definito a seguito dell’emergenza Covid, se sarà assunto, lo sarà fino al 31 dicembre. Questo, almeno, è quanto stabilito dal Governo, ma la scuola prosegue fino a giugno. Ci vuole quindi un impegno reale per poter procrastinare questi contratti fino alla fine dell’anno scolastico». Per quanto riguarda il personale Ata, D’Angelo si augura che avvenga il conferimento di contratti a tempo inderminato: «Speriamo che entro il 31 vengano istituiti i ruoli per 56 collaboratori scolastici, 15 assistenti amministrativi e 11 assistenti tecnici, cinque dei quali assegnati alla scuola del primo ciclo, cosa non prevista  fino allo scorso anno. Infine, per questo anno scolastico, a livello nazionale sono stati stanziati 350 milioni di euro per acquistare beni e servizi: di questi, a Ravenna, sono arrivati circa due milioni e mezzo di euro,  suddivisi tra tutte e 44 le scuole della città».