Ravenna, CittAttiva: "Nei mesi scorsi tanto bisogno nelle famiglie insospettabili"
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«Molto impegnativo ma anche molto gratificante. Ci siamo davvero sentiti utili e la riconoscenza, indietro, da parte delle persone è tornata eccome». Andrea Caccia di CittAttiva (attivata dal servizio sociale del Comune di Ravenna, per aiutare le famiglie, insieme alla Protezione civile e alla Croce Rossa) fa un buon bilancio dell’attività svolta durante l’emergenza Covid per portare la spesa a casa della gente e consegnare i buoni spesa a chi ne faceva richiesta: «All’inizio il lavoro è stato molto intenso, poi piano piano, fortunatamente, è andato calando. Ciò che più ci ha colpito è stata la trasversalità del bisogno. Anche chi non aveva mai avuto la necessità di appellarsi ai servizi sociali, in questo caso lo ha fatto. Parlando con le persone che si aprivano e si confidavano, abbiamo davvero notato molti problemi sul fronte del lavoro: chi era impiegato in bar, ristoranti, palestre o nel settore pulizie, spesso è rimasto senza stipendio». Molto vasto il territorio da servire: «Per la spesa ci siamo occupati di tutto il comune, quindi è capitato anche di arrivare anche a Mensa Matellica. Per quanto riguarda i buoni, invece, siamo stati attivati per l’area territoriale 1, che comunque va da Fornace Zarattini al quartiere San Giuseppe. In molte situazioni, siamo entrati in case, per così dire, “insospettabili”, dove difficilmente ci si sarebbe potuti aspettare persone bisognose. E invece, l’impoverimento ha effettivamente riguardato fasce diverse della popolazione». In due tranche, CittAttiva ha anche consegnato centinaia e centinaia di mascherine alle famiglie: «Per fortuna abbiamo potuto contare su 25 volontari, che hanno davvero fatto un grosso lavoro. In cambio abbiamo ricevuto molto: ringraziamenti, caffè, sorrisi. Molto bella è stata anche la consegna delle cartoline che i cittadini potevano scrivere per portare un po’ di conforto nelle case delle persone durante la quarantena. Ne abbiamo raccolte e portate circa un centinaio». (s.manz.)