Ravenna, Christopher Angiolini del Bronson progetta la ripresa dei concerti dal vivo

Romagna | 12 Febbraio 2022 Cultura
ravenna-christopher-angiolini-del-bronson-progetta-la-ripresa-dei-concerti-dal-vivo
«Le discoteche riaprono in questi giorni, ma sempre con dei vincoli importanti che valgono anche per un locale come il Bronson. Per gli spettacoli dal vivo però siamo ancora fermi a: capienza limitata, pubblico a sedere, niente bar e mascherine obbligatorie. Cose che evidentemente snaturano il senso di un live club. Auspichiamo che alcuni di questi “no” saltino nelle prossime settimane». Christopher Angiolini è il titolare e la mente organizzativa di Bronson Produzioni, dunque non soltanto dell’omonimo club concertistico di Madonna dell’Albero, ma anche dell’Hana-bi, del Fargo e dell’etichetta discografica Bronson Recordings. Tutto il suo mondo ruota intorno alla musica e il periodo che abbiamo alle spalle è stato per lui, come per tutti i lavoratori di questa filiera, molto duro. Aspettative sui mesi della «bella stagione» ce ne sono, ma naturalmente la prima cosa che tutti chiedono sono certezze per pianificare le attività. «In questi mesi abbiamo giocoforza fatto slittare diverse date - spiega Christopher -, e febbraio lo viviamo come un mese-cuscinetto, nel quale navighiamo a vista».
Un calendario da marzo però sta prendendo forma…
«Sì, monitoriamo l’evoluzione di tutti quei vincoli che dicevamo, per capire a quali condizioni ripartire. Il 26 febbraio, per il progetto regionale Viralissima, suoneranno i Cemento Atlantico, una nostra produzione; sarà una specie di test per capire la situazione. Riprogrammare i concerti è stato un po’ lo sport nazionale di questi anni e vogliamo che sia l’ultima volta. Il 2 marzo tornerà al Bronson Thalia Zedek, poi avremo i Savana Funk il 5, i Lords of Altamont il 9 e Coez l’11 marzo. Sempre per Viralissima, organizziamo poi un concerto in streaming di RYF, un’altra nostra artista, al Locomotiv di Bologna».
Ma ristori per gli ultimi mesi ne stanno arrivando?
«No, ed è un tasto dolente. Nelle prima fasi della pandemia i ristori ci sono stati. Poi, al di là di stagioni estive molto dense ma complicate per i tempi organizzativi ristretti, c’è stata una timida ripartenza, dopo la quale siamo stati come abbandonati, fino agli ultimi decreti che, di fatto, ci hanno praticamente chiusi un’altra volta. E questa volta senza alcuna misura di sostegno. Ora, per ripartire davvero sarà necessario eliminare i vincoli che ci limitano troppo».
E il pubblico? Prevale la voglia, la paura, la stanchezza o la sfiducia?
«C’è un mix di tutte queste cose. Noi siamo pronti a intercettare lo slancio di chi non vede l’ora di tornare sotto il palco ma è indubbio che richiamare il pubblico più adulto, dopo due anni sul divano, sarà una sfida. Poi c’è l’aggravante della diffidenza che molti hanno nell’acquistare i biglietti in prevendita. Ci sono persone che ormai, a forza di spostamenti, neanche più sanno quali biglietti hanno a casa… Noi ci siamo subito orientati a rimborsare il pubblico, ci è parsa la cosa deontologicamente più giusta. Poi che di questo si preoccupi una realtà medio-piccola come la nostra più che le multinazionali è tutto dire, d’altra parte noi dobbiamo mantenere un rapporto di fiducia col pubblico…».
La scomparsa dei live club mette in pericolo la «biodiversità musicale» che viene molto appiattita dalle logiche commerciali e dello streaming. Come la vedi?
«È un tema attualissimo, perché in due anni la globalizzazione del mercato musicale è molto avanzata. Se il circuito dei live, che ha sempre rappresentato un’alternativa vera al suono del mainstream, ritornerà in salute credo che lo scopriremo solo in autunno. La sfida di locali come il Bronson è fare da spina dorsale a quella parte della scena che non è mainstream ma che per professionalità e visione artistica si erge ben al di sopra del livello amatoriale e a volte ne costituisce un’anticamera». (f.sav.)
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-romagna-ravenna-christopher-angiolini-del-bronson-progetta-la-ripresa-dei-concerti-dal-vivo-n32660 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione