Ravenna, Case della salute i pareri di Fico (Lidi Nord), Zoli (S. Pietro in Vinc.), Rossi (Porto Corsini). La replica dell’Ausl Romagna

Abbiamo sentito i pareri di alcuni comitati cittadini e pro loco sul funzionamento delle Case della salute e sulle priorità per quello che riguarda i servizi relativi alla salute. Emerge un’esigenza generalizzata di maggiori collegamenti specie per territori in cui si avverte la mancanza di mezzi pubblici per recarsi presso le Case della salute situate in territori distaccati. In alcuni territori si avverte la mancanza del servizio di Guardia medica. In fase di risoluzione come spiega la direttrice distretto di Ravenna Roberta Mazzoni, il problema delle rete telefonica della Casa della salute di San Pietro in vincoli.

«PIU’ COLLEGAMENTI»
Massimo Fico, comitato cittadino Lidi Nord (Casal Borsetti, Marina Romea e Porto Corsini) spiega: «Dovevamo trasferirci nella Casa della salute di Sant’Alberto, ma una parte dei cittadini ha deciso di rimanere con i propri medici di famiglia, altri invece hanno dato la disponibilità di andare a Marina di Ravenna. Uno dei problemi principali è che molti dei cittadini di Lido Adriano sono anziani e hanno difficoltà di spostamento e i collegamenti tra Marina Romea Porto Corsini e Marina di Ravenna sono abbastanza ridotti, non esistono autobus nei giorni di festa. Sono 4 anni che chiediamo un collegamento in più. Sarebbe assolutamente necessaria la guardia medica estiva a Porto Corsini, se c’è bisogno di un’ambulanza bisogna che arrivi da Ravenna. D’estate c’è una postazione fissa di primo soccorso del 118 a Marina Romea, che ha una posizione centrale tra i tre lidi, ma è aperta solo nei fine settimana. Lido Adriano in particolare ha bisogno di più pullman ogni giorno, d’estate la situazione migliora un po’, ma d’inverno è un vero problema per chi non ha la macchina».

«SERVONO PIU’ MEDICI»
Orio Rossi, Pro loco Porto Corsini, dice che non ha avuto particolari lamentele: «chi usa la Casa della salute di Marina di Ravenna dice che funziona bene, il problema è che scarseggiano i medici, ce ne sono stati diversi che sono andati in pensione. La mancanza di medici influisce sulla qualità del servizio».

«SERVE UN CENTRALINO»
Gabriele Zoli, del comitato cittadino di San Pietro in vincoli, commenta: «è un territorio vasto quello della casa della salute di San Pietro in vincoli, come paese siamo circa 3500 persone, ma con il territorio delle Ville unite arriviamo oltre 20mila persone, un grande bacino di utenza. La casa della salute di San Pietro in vincoli è impossibile da contattare: non riesco a chiamare il medico di base, e non ci si può presentare senza appuntamento. Basterebbe organizzarsi con delle segretarie. Ho protestato, l’ho messo sul giornale, ma niente, l’anno nuovo faremo un’interrogazione in Regione. È un disagio per tutti, ma in particolare per gli anziani. Doveva essere una struttura con i medici in rete, ma non ci sono mai stati gli specialisti e la guardia medica l’hanno tolta da due anni. Io ho avuto un problema di salute e sono dovuto andare al pronto soccorso di Ravenna perchè non riuscivo a prendere appuntamento con il mio medico di base, ho provato anche a recarmi personalemnte alla Casa di Marina ma mi sono visto respinto perché non avevo l’appuntamento. 
Era un’operazione di ernia urgente se avessi aspettato la Casa della salute sarebbe stato un disastro. Venire a Ravenna per me non è un problema, ma un anziano? Questo tipo di organizzazione, che doveva alleggerire in teoria il pronto soccorso di Ravenna, grava sulle persone anziane e  su chi non si puo spostare. Non c’è nemmeno la guardia medica e quindi devo per forza andare al pronto soccorso di Ravenna dove si fanno delle file enormi. Un’evidenza di quello che sta succedendo. Non vedo miglioramenti: due medici sono andati in pensione, ma per fortuna sono stati sostituiti».
«IN ARRIVO TELEFONIA AD HOC»
Il direttore del distretto sanitario di Ravenna, Ausl Romagna, Roberta Mazzoni, risponde alle lamentele del comitato cittadino di San Pietro in vincoli e dà buone notizie: «stiamo approntando un sistema di telefonia per garantire un migliore accesso al sistema da parte dell’utente che venga così indirizzato più rapidamente. I lavori sono terminati proprio la settimana scorsa e adesso stiamo valutando i problemi riscontrati. Inoltre sono stati sostituiti due medici di medicina generale che sono andati in pensione e, la seconda settimana di gennaio, ne arriverà una terza, la dottoressa Stampa. È un centro che sta avendo  dei cambiamenti, stiamo cercato di mettere varie modalità di accesso che siano maggiormente rispondenti alle richieste dei cittadini». (e.nen.)