Ravenna, caro bollette e inflazione, parla Matteo Leoni (Tavolo imprese provinciale): «Situazione complessa, a rischio tante aziende»

Romagna | 25 Settembre 2022 Economia
ravenna-caro-bollette-e-inflazione-parla-matteo-leoni-tavolo-imprese-provinciale-situazione-complessa-a-rischio-tante-aziende
Manuel Poletti - «Siamo di fronte ad una situazione di straordinaria complessità, molte aziende rischiano di non farcela, non ci sono settori interi che si salvano dal boom dei costi energetici, per questo servono interventi straordinari, a partire dal Price Cap a livello europeo sul gas, poi sono d’accordo col presidente Abi Antonio Patuelli, è necessaria una nuova moratoria dei mutui subito e nuove garanzie pubbliche sui prestiti, come durante il Covid».
E’ preoccupato Matteo Leoni, presidente della Cna ravennate e attuale coordinatore del Tavolo provinciale delle imprese. In questa intervista cerchiamo di analizzare meglio i diversi fronti aperti, fra cui anche il Piano triennale dell’Autorità portuale, su cui ci sono molte aspettative.
Presidente Leoni, sul Tavolo provinciale ravennate delle imprese che segnali ricevete dalle aziende? Bollette esplose e inflazione stanno segnando questo periodo economico. L’autunno è già durissimo?
«I segnali che stiamo ricevendo sono purtroppo di grande allarme. Possiamo affermare che nei primi 7-8 mesi del 2022 i costi energetici sostenuti dalle imprese sono in molti casi triplicati rispetto allo stesso intervallo temporale del 2021. Questo dato, di per sé preoccupante, lo diventa ancor più analizzando l’impatto degli aumenti sui costi totali di produzione anche se, ovviamente, si registra una notevolissima variabilità sulla base del tipo di attività aziendale. Per le aziende “strutturalmente energivore” dove nel 2021 la spesa energetica era pari al 20% circa dei costi di produzione, a fine 2022 si metteranno a bilancio costi energetici con un’incidenza superiore al 40% dei costi aziendali complessivi. Una situazione da “allarme rosso” che sta mettendo a rischio l’operatività delle aziende e la loro stessa sopravvivenza. Al di sotto di queste punte di criticità estrema troviamo un’ampia gamma di attività (sia manifatturiere che di servizio) dove l’incidenza dei costi energetici oscilla oggi tra il 5% e il 15%, sostanzialmente il doppio rispetto al 2021».
La Regione E-R ha aperto un Tavolo di crisi per affrontare l’emergenza rincari della bollette. Per lei quali sono le tre priorità da affrontare subito?
«In questo contesto di straordinaria complessità, ritengo prioritario individuare un nuovo scenario energetico in cui operare nel breve periodo che sappia tenere insieme l’obiettivo di forte e rapida espansione della produzione delle energie rinnovabili sostenendo l’autoproduzione delle imprese attraverso l’introduzione di un credito di imposta per l’installazione di impianti da fonte rinnovabile del 50% per le spese sostenute, lo sviluppo delle Comunità Energetiche, con la ripresa immediata delle attività estrattive di gas naturale assieme al veloce posizionamento  del rigassificatore e del più grande parco eolico e fotovoltaico in mare d’Italia al largo di Ravenna.  Ritengo che sia oltremodo urgente la definizione di un Price Cap del gas a livello europeo ed a livello italiano il mantenimento e il rafforzamento dei crediti di imposta sui maggiori costi di elettricità e gas - incluse quelle che non ricadono nella definizione di impresa energivora/gasivora - prevedendo percentuali rafforzate per quelle imprese che hanno un’incidenza elevata dei costi energetici sul totale dei costi aziendali».
Quali sono i settori più colpiti in provincia di Ravenna? Quali quelli che si stanno «salvando»?
«Purtroppo l’emergenza sui rincari energetici è talmente trasversale che non vi sono settori esentati, tuttavia vi sono aziende che grazie alla lungimiranza di scelte fatte in passato sull’ autoproduzione da fonti rinnovabili, oggi scontano situazioni più favorevoli».
Sul fronte del credito è necessaria una nuova moratoria dei mutui, come  nel 2020 con l’arrivo del Covid? Il presidente Abi Patuelli al nostro giornale si è detto favorevole, ma dipende dalle Autorità europee…...
«Sono d’accordo con il presidente Antonio Patuelli, la leva finanziaria sostenuta dal momento emergenziale deve rappresentare una misura di pronto intervento da attuarsi immediatamente. Il mercato del credito presenta uno scenario radicalmente mutato rispetto al recente passato (fine delle misure straordinarie per il contrasto alla pandemia, aumento dei tassi di interesse e ripresa dell’inflazione). Per questo motivo mi permetta di aggiungere che si deve anche fare in modo di riorientare gli strumenti di garanzia pubblica, valorizzando anche al meglio il ruolo dei consorzi fidi, per assicurare un sostegno effettivo alle imprese anche di minori dimensioni e con merito creditizio più basso che presentano maggiori difficoltà nell’accedere al credito, nonché ai settori più coinvolti nelle grandi trasformazioni».
Che impatto stanno avendo dal punto di vista dell’occupazione i grandi lavori in corso per l’Hub portuale? Le aziende artigiane ne stanno già beneficiando o è troppo presto?
«Il Piano operativo triennale (Pot) 2021-2023 dell’Autorità di Sistema Portuale ha stabilito un programma di interventi che comprendono oltre all’approfondimento dei fondali e al rifacimento delle banchine: la digitalizzazione, l’innovazione, la competitività del porto, l’efficientamento energetico e la sostenibilità ambientale, la transizione ecologica, lo sviluppo dell’intermodalità e della logistica integrata, investimenti sulla rete ferroviaria e stradale ed interventi di security portuale e di efficientamento dei servizi di controllo. Il valore economico complessivo di questi lavori ammonta a quasi 1,5 miliardi di euro. Le aspettative per la ricaduta che queste opere avranno per le imprese comprese quelle artigiane sono alte, siamo all’inizio di un percorso di cui auspichiamo una pronta messa a terra nel futuro più prossimo».
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-romagna-ravenna-caro-bollette-e-inflazione-parla-matteo-leoni-tavolo-imprese-provinciale-situazione-complessa-a-rischio-tante-aziende-n35740 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione