Ravenna, Capacci (Stadera): «Soci in crescita, siamo quasi a 500. Consumi consapevoli per un modello autogestito»

Elena Nencini
Un modo nuovo di acquistare in cui la partecipazione ha un’importanza fondamentale, oltre alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente: gli obiettivi della cooperativa Stadera, nata nel giugno 2020 da un centinaio di soci e che oggi sta toccando quota 500, sono la possibilità di acquistare prodotti di qualità a prezzi accessibili, dando la priorità, ma non l’esclusività, ai produttori selezionati in base ad esigenze di sostenibilità ambientale.
Il presidente della cooperativa Fulvio Capacci fa un bilancio del 2023 e dei nuovi progetti per il 2024. 
Come è andato il bilancio 2023?
«Bene. Abbiamo registrato un 30% in più di fatturato, con un bilancio chiuso non in attivo di poco, ma siamo molto soddisfatti, perché siamo in crescita. Quando la cooperativa partì nel 2020 è stata sostenuta per la maggior parte da chi condivideva il nuovo modello partecipativo. Ora continuiamo a crescere. Grazie alla scelta di spostarci in un negozio più grande, che ci ha permesso di ampliare l’offerta dei nostri prodotti, ci stiamo radicando anche nel territorio, diventando anche un servizio per la comunità.
Nel 2023 si sono aggiunti 120 nuovi soci e ora siamo poco sotto i 500».
Quali sono i principi di Stadera?
«Stadera ha portato a Ravenna il modello delle Foodcoop, un modello di consumo partecipativo e autogestito. Il modello nasce 50 anni fa a New York ed è già presente in Europa a Parigi e a Bruxelles. Il nostro scopo è quello di consentire a più persone possibili di accedere ad alimenti naturali, a km zero, ad un prezzo accessibile. Ai soci viene richiesta la partecipazione attiva alla gestione della cooperativa, accogliendo e assistendo chi deve fare la spesa, partecipando ai gruppi di lavoro che si occupano per esempio della scelta dei prodotti, della gestione dei soci o della organizzazione di eventi e ad altre attività. Questo ci consente di mantenere il prezzo al minimo.
In particolare, sosteniamo la vendita di prodotti sfusi per ridurre gli sprechi e limitare l’utilizzo di packaging plastici e non riciclabili; in negozio abbiamo tantissimi prodotti sfusi alimentari come pasta, legumi, frutta fresca e secca, the, caffè ecc, oltre ai detersivi». 
Quali progetti per il 2024?
«Dopo il successo dell’Open Day di ottobre 2023 ne stiamo organizzando un altro in  primavera per ampliare la nostra presenza nel quartiere.Stiamo inoltre preparando una piattaforma online che ci consentirà di gestire ordini settimanali o comunque periodici per consentire di riuscire a raggiungere anche le altre zone di Ravenna e del forese».