Ravenna, Cagnoni: Cassazione conferma l'ergastolo per l'omicidio della moglie Giulia Ballestri

Romagna | 27 Gennaio 2021 Cronaca
ravenna-cagnoni-cassazione-conferma-lergastolo-per-lomicidio-della-moglie-giulia-ballestri
Il 27 gennaio la corte di Cassazione, confermando la condanna all’ergastolo rimediata già in primo grado ed in Appello ha chiuso il procedimento a carico di Matteo Cagnoni, il dermatologo ravennate 55enne accusato di aver ucciso a bastonate la moglie 39enne Giulia Ballestri, il 16 settembre di 5 anni fa. A Roma, gli Ermellini gli hanno negato la perizia psichiatrica per semi infermità che chiedeva la difesa dell’uomo e che gli era già stata negata, nel settembre 2019, dalla corte d’Appello di Bologna. Nonostante Cagnoni non abbia mai confessato il delitto della moglie, il suo nuovo legale, Gabriele Bordoni, ha deciso di non puntare sulla responsabilità del medico e di ritenere non contestabili le sentenze di primo e secondo grado, ma ha voluto giocarsi tutto con la richiesta di una perizia psichiatrica che potesse valutare le condizioni dell’uomo al momento dell’omicidio. I medici del carcere ravennate di via Port’Aurea dove Cagnoni è detenuto avevano rilevato la sua instabilità psichica, così come il suo legale che gli aveva fatto visita più volte, aveva spiegato come il suo assistito avesse una sorta di black out e non ricordasse la mattina dell’omicidio. La Cassazione, non ha disposto un appello bis ed ha confermato la condanna all’ergastolo accogliendo, così, la richiesta del procuratore generale che aveva evidenziato come una perizia psichiatrica non fosse necessario poichè "la sentenza di secondo grado è invincibile".  Giovanni Scudellari, avvocato della famiglia di Giulia ha revocato la costituzione di parte civile essendo avvenuto il risarcimento chiesto dalla corte d’assise in primo grado, di 4 milioni di euro.

La crisi, il delitto e l’arresto

Ha scritto urlando la propria innocenza a tutti: amici, parenti, giornali. Ha chiesto, tramite il suo legale, che il processo fosse trasferito in altra sede perché fosse garantito un clima neutrale, mentre a Ravenna la stampa lo aveva già condannato. Ha fatto più di una dichiarazione spontanea in aula nella quale non ha usato mezzi termini per il nuovo compagno della moglie, ha insultato la suocera ed ha spiegato come non avrebbe mai potuto uccidere Giulia, madre dei suoi tre figli e suo «baricentro esistenziale». Ha offerto una «sua» spiegazione per ogni accusa mossagli dalla Procura, nonostante gli indizi a suo carico fossero tanti. Non ha mai ceduto, giusto un mancamento quando in aula è stato proiettato il filmino del ritrovamento della moglie massacrata, non ha mai confessato. Ma né la corte di assise, né quella di Appello né la Cassazione gli hanno creduto. E la condanna all’ergastolo rimediata in primo grado è stata confermata nei tre gradi di giudizio. Matteo Cagnoni aveva sposato Giulia Ballestri di 12 anni più giovane, nel maggio 2004 e dopo 11 anni di matrimonio e tre figli qualcosa s’era incrinato, la coppia era entrata in crisi e Giulia aveva chiesto la separazione dopo mesi di pedinamenti e tormenti da parte del marito che non accettava l’idea di perderla. Il 16 settembre 2016 le telecamere della scuola dei figli riprendono la coppia mentre li accompagna in classe, quella di una pasticceria mentre fanno colazione, infine l’«occhio» della Guardia di Finanza in via Padre Genocchi inquadra la macchina di Cagnoni parcheggiare di fronte alla villa disabitata di proprietà dei nonni e due persone scendere. Da quel momento di Giulia si perdono le tracce e, nel primo pomeriggio del 18 settembre, il fratello Guido sporge denuncia di scomparsa. La donna viene trovata, nella notte tra il 18 e il 19 settembre, colpita a morte nello scantinato proprio della villa di via Genocchi e Cagnoni che, nonostante le diverse richieste della polizia di rientrare a Ravenna da Firenze dove si era recato nel pomeriggio del 16 settembre coi figli, rimane a casa dei suoi e viene arrestato dopo una fuga durata diverse ore. Lui dirà di essere stato colto dal panico alla vista degli agenti in casa, secondo la Procura un’altra prova della sua colpevolezza, oltre alle impronte insanguinate nello scantinato, l’aver chiesto alla segretaria di disdire tutti gli appuntamenti di lavoro prima di sapere che la moglie era stata uccisa e il movente che solo il marito poteva avere: distruggere la donna che voleva lasciarlo. Giulia infatti non è stata «solo» uccisa a bastonate in testa, ma il suo volto è stato sbattuto contro lo spigolo di un muro, come a volerlo «cancellare». Cagnoni s’è sempre dichiarato estraneo all’orribile delitto ed ha ipotizzato che la moglie, dopo essere uscita con lui dalla villa vi sia tornata, forse perché aveva scordato il cellulare e sia stata aggredita da due persone entrate da una finestra lasciata aperta sul balcone. Ladri che, però, non hanno rubato nulla, ma hanno cercato maldestramente di ripulire la scena dal sangue. Ed hanno pure inserito l’allarme prima di uscire.
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-romagna-ravenna-cagnoni-cassazione-conferma-l-ergastolo-per-l-omicidio-della-moglie-giulia-ballestri-n27555 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione