Ravenna, Burioli confermato alla presidenza della Cna
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Burioli confermato presidente della Cna Ravenna. La XXI assemblea elettiva della C alla presenza dei delegati e dei massimi dirigenti e quadri dell’Associazione, ha chiuso la campagna congressuale che, avviatasi il 7 marzo scorso, si è sviluppata attraverso 35 assemblee territoriali e settoriali che hanno visto la partecipazione di numerosi imprenditori e rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche, del mondo della ricerca, del sistema bancario e dell’università, oltre ai quadri e ai dirigenti del sistema Cna di Ravenna, regionale e nazionale. La Cna a Ravenna è un grande punto di forza: oltre 5000 imprese associate di cui 600 Pmi e 70 Consorzi artigiani, 10.000 imprenditori, 4200 associati a Cna Pensionati. Inoltre - all’interno del sistema Cna di Ravenna - operano giornalmente 230 dipendenti nei 21 uffici dislocati su tutto il territorio provinciale.
Pierpaolo Burioli, imprenditore del settore delle telecomunicazioni, è stato confermato all’unanimità presidente della Cna di Ravenna. Sposato, con due figli, ha 65 anni ed è nato, vive e lavora a Ravenna. Imprenditore del settore delle telecomunicazioni è titolare dell’azienda «Radio Team».
Lo affiancherà una Presidenza composta da altri 6 imprenditori: Mauro Gasperoni, vicepresidente, imprenditore cervese nel settore del legno e dell’arredamento; Massimo Baroncini, imprenditore di Conselice impegnato nel settore dell’impiantistica termoidraulica; Matteo Leoni, imprenditore faentino nel settore dell’automotive; Marianna Panebarco, imprenditrice ravennate nel settore della grafica e della comunicazione; Giuliano Pasi, imprenditore di Fusignano impegnato nel settore dell’impiantistica elettrica; Gian Piero Zama, imprenditore faentino nel settore dell’impiantistica termoidraulica e delle energie rinnovabili.
«Lo scenario economico e sociale che abbiamo oggi di fronte – ha sottolineato Burioli - non è facile: è indispensabile rimettere al centro degli obiettivi di chi ci governa l’impresa e il lavoro, il merito e il valore prodotto per la comunità, la sostenibilità ambientale, ridando fiducia e prospettive per il futuro alle nuove generazioni. In Italia i piccoli imprenditori sono persone che lavorano, producono e innovano, assumendosi i rischi d’impresa e scontrandosi con mille difficoltà; sono aziende che restano ancorate ai luoghi della vita quotidiana, ma diventano globali nei collegamenti internazionali delle filiere lunghe; sono un elemento sociale fondamentale per la distribuzione della ricchezza e per la creazione e la circolazione della fiducia».