Ravenna, Biondi (Caritas): "Al centro di ascolto dieci nuovi ingressi tutte le settimane"
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L’emergenza sanitaria sta continuando a farsi sentire anche a causa degli effetti sul fronte del lavoro: sono in molti, infatti, ad averlo perso, come dimostrano gli ultimi dati registrati da Caritas. Anche negli ultimi tempi allo sportello di ascolto ravennate stanno continuando a presentarsi persone dai 30 ai 50 anni che hanno dovuto rinunciare alla propria occupazione, per un totale di circa dieci nuovi ingressi a settimana. A fornire un quadro di quello che sta accadendo è la vicedirettrice di Caritas, nonchè coordinatrice del centro di ascolto Daniela Biondi. «La nostra attività - ha spiegato - non si è mai fermata, non c’è mai stato un calo di richieste, anzi, abbiamo sempre registrato un lieve aumento costante». Quello che Biondi sottolinea è che mai come in questo periodo stiano arrivando persone che non avevano mai avanzato richieste di aiuto. «Sono utenti che non si erano mai presentati e posso dire che ogni settimana ne registriamo circa una decina, minimo tre per ogni giornata di apertura al pubblico. Sono tendenzialmente persone di Ravenna, che non hanno lavoro o che hanno terminato gli ammortizzatori». In tutto, ad ogni apertura, sono invece una trentina le persone con cui i volontari si interfacciano per accogliere le richieste di aiuto. «Abbiamo dovuto aumentare di un giorno il lavoro dietro le quinte perchè cerchiamo di concentrare i nuovi accessi in un unico giorno. Non si tratta di pensionati, ma di persone di età compresa tra i 30 e i 50 anni che hanno perso il lavoro. Al momento è troppo presto per fare statistiche, ma dopo due mesi di attività piena mi sento di dire che anche quest’anno ci sarà un aumento esponenziale di nuovi ingressi, che nel 2020 si erano attestati su un 30% in più rispetto al 2019». Già da anno scorso, inoltre, erano aumentate le richieste per il pagamento di bollette e farmaci sia per bambini sia per chi vive da solo, mentre rimane stabile, al momento, il numero degli stranieri che si sono rivolti al centro. «Abbiamo registrato solo qualche ritorno - ha concluso Biondi - soprattutto si tratta di persone che avevano un lavoro stagionale».