Ravenna, Belletti (Arsi): «Inizio del 2022 positivo per le merci, futuro ancora incerto» 

Elena Nencini
Il ruolo dello spedizioniere rimane fondamentale quando si parla di logistica: infatti se si hanno degli ottimi prodotti ma non ci si organizza per farli arrivare nei tempi e nei modi corretti al consumatore è stato fatto un grave errore. 
Il compito di uno spedizioniere è di organizzare ed eseguire il trasporto di merci per conto di terzi, occupandosi, oltre al ritiro delle merci presso il fornitore, dello sdoganamento, dei mezzi di trasporto, dei magazzini.
Un settore che si sta sempre più cambiando e ha sempre maggiori necessità di investire in formazione continua e in adeguamenti informatici per restare al passo con le innovazioni che continuano a nascere. 
La crisi legata ai due anni di pandemia sembra iniziare a dare tregua e si cominciano a vedere segnali positivi come spiega Danilo Belletti, presidente dell’associazione ravennate spedizionieri (Arsi). 
Come è cominciato il 2022?
«La statistiche di movimentazione della merce fornite da Autorità relative al primo trimestre del porto di Ravenna danno un quadro complessivamente positivo».
Come stanno andando i traffici delle merci? Quali risentono maggiormente della crisi economica e della guerra con l’Ucraina?
«Il porto di Ravenna, dal punto di vista dell’interscambio commerciale con il mar Nero, forse è il più esposto per ciò che riguarda l’aspetto commerciale rispetto agli altri porti italiani, infatti sono oltre 4 mln le tonnellate annue (in gran parte in importazione) movimentate nel nostro porto; dal punto di vista merceologico si tratta principalmente di argille/caolino per l’industria ceramica e di ferrosi, fertilizzanti e cereali».
La nuova disciplina del contratto di spedizione migliorerà il vostro lavoro?
«Molto in sintesi le modifiche apportate al codice civile hanno inteso: promuovere l’identità delle imprese di spedizione  riaffermando l’importanza del principio del contratto di spedizione; garantire alle imprese attive nel settore delle spedizioni un contesto normativo di riferimento moderno e aggiornato; recepire l’evoluzione consolidata, intervenuta a livello di prassi giurisprudenziali, nell’ambito dei diritti/obblighi e delle responsabilità dei contraenti del contratto di spedizione».
Avete recentemente acquistato un software che avete donato al corso di logistica  dell’ITIS di Ravenna, quant’è importante puntare sui giovani?
«Da molti anni come Arsi siamo in costante contatto con vari istituti di formazione professionale e scuole come Itis e Ginanni di Ravenna; il nostro scopo principale, attraverso diverse metodologie di cooperazione, è sempre stato quello di mettere in condizione i giovani di potersi presentare sul mercato del lavoro del nostro settore con la migliore preparazione professionale possibile per un immediato inserimento nelle varie realtà lavorative che compongono la catena logistica del porto e non solo».
Previsioni per il futuro?
«Vista la difficile situazione internazionale è difficile fare  previsioni, molto dipenderà, se riusciremo in tempi brevi, come sistema portuale, a dare risposte appropriate ad un mercato globale sempre in costante movimento».