Ravenna, Baldassarri (Ravenna Farmacie): «Ausl ci dirà in quale area sia più necessario fare vaccinazioni»
Come nel caso di Sfera Farmacie, anche nei sedici presidi che fanno parte di Ravenna Farmacie ci sono professionisti sanitari che devono completare la formazione dal punto di vista della pratica. A spiegarlo è la presidente Bruna Baldassarri. «Dopo le lezioni di teoria dispensate dall’istituto superiore di sanità, c’è una parte pratica che dev’essere svolta in un centro vaccinale - spiega Baldassarri -. Ad oggi non so ancora quanti siano i professionisti che hanno aderito, a breve, comunque, avremo una riunione in cui faremo il punto sull’attività. Il tutto, infatti, viene svolto su base volontaria, così come avviene per qualsiasi altra attività non strettamente connessa a quella del farmacista». Una prerogativa che andrà di pari passo con la valutazione dei locali, che dovranno avere i requisiti necessari. «Inoltre, dal momento che vogliamo svolgere un servizio di sussidiarietà rispetto all’attività dell’Ausl, stiamo collaborando per capire quali sono le zone in cui c’è maggior bisogno di un servizio di questo tipo al di fuori dei centri tradizionali. Ritengo infatti che Ravenna Farmacie abbia anche un ruolo sociale e debba aiutare le persone a raggiungere i servizi di cui hanno bisogno evitando che si muovano troppo o che prendano giorni di ferie. Entro metà settembre, comunque, sono convinta che riusciremo ad avere un quadro chiaro della situazione». (fe.fe.)