Ravenna, «Arrivano dal mare» tra empowerment e intelligenza artificiale
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Si prevede una festosa invasione di marionettisti, pupari, burattinaie e teatranti, dal 22 al 26 maggio a Ravenna (e in contemporanea a Gambettola), per la 49ª edizione del festival internazionale dei burattini e delle figure «Arrivano dal Mare!». Impossibile entrare nel dettaglio di 60 spettacoli che 32 compagnie italiane ma anche da Francia, Spagna, Belgio, Danimarca, Israele, Repubblica Ceca porteranno in scena in pochi giorni, senza contare installazioni, mostre e laboratori. «Quest’anno il festival indaga le fragilità umane – dichiarano i direttori del Teatro del Drago – Famiglia Monticelli -, le insicurezze emotiva di una società tanto ‘dorata’ quanto disastrata». Già questo fa capire quanto possa essere moderno un festival dedicato a un’arte antica come il teatro di figura, con un cartellone trasversale che va dalla prima infanzia fino alla sezione «notturna». Mercoledì 22 al Rasi ski partirà con prima nazionale di Edith and me di Yael Rasooly, artista israeliana che conduce lo spettatore in un viaggio immaginativo colorato ma anche doloroso e commovente. Una tematica molto affrontata sarà quella dell’intelligenza artificiale e della robotica con gli artisti Andres Beladiez, che porta lo spettacolo-installazione scenica Artificial Intelligence, e la mostra Complex Universes che esplora diversi aspetti della comunità LGTBI+; e poi Ugo Dahes, che con lo spettacolo Simple machine, che mette in scena robot organici mossi da un’intelligenza artificiale. Ci sarà anche un’inedita sezione per adulti, con il breviario erotico Post Hot It di Beatrice Baruffini (22 maggio, teatro Rasi), Flirt di Silvia Torri (compagnia Creature Ingrate, 23 maggio, Teatro Rasi), sulle avventure sessuali di una ragazza interpretate da un preservativo femminile e in altri spettacoli si racconterà di sex workers, dell’estate del ’69, di autoerotismo femminile e di lotte infantili tra i due vertici maschili di un triangolo amoroso. Un altro focus sarà quello sull’empowerment femminile, che proseguirà giovedì 23 maggio con la conferenza internazionale sul tema Figure di donna, alla Classense dalle 10. Da non perdere anche Tuttatesta, performance di videoteatro (al Rasi giovedì 23 alle 21) di Davide Calvarese, grottesco affresco di una «società ordinata» turbata da un’ospite inatteso e tanti altri spettacoli, anche di danza, nei giorni successivi.All’Almagià è allesttia la mostra «La montagna di vetro», a palazzo Rasponi c’è invece «Meneghissima», sulla celebre maschera milanese.