Ravenna, approvato il Bilancio di previsione del Comune, aumentano Imu e Irpef

Romagna | 07 Aprile 2023 Cronaca
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E’ stato approvato con 23 voti favorevoli e 8 contrari il Bilancio di previsione 2022-2023 del Comune di Ravenna. Un bilancio che prevede aumenti relativi a Irpef e Imu, perché come ha spiegato il sindaco Michele De Pascale: «nonostante il grande impegno per rimodulare la spesa, abbiamo dovuto compensare la minore disponibilità di risorse anche agendo sulle leve fiscali ancora disponibili, per garantire l’equilibrio della manovra, la continuità dei servizi educativi, sociali, culturali e ambientali, e mantenere le risorse per le attività di promozione e sostegno all’occupazione e allo sviluppo economico. L’incremento delle spese per fattori indipendenti dalla nostra volontà, come rinnovi contrattuali, inflazione e spese energetiche, o per scelte politiche, come il sostegno scolastico per gli studenti certificati, uniti alla fine della rateizzazione dell’Imu sulle piattaforme hanno reso questa scelta ineludibile, se non si vogliono sbilanciare gravemente i costi del Comune o pregiudicare gli investimenti del Pnrr». Un bilancio che se da una parte comporta maggiori spese ai cittadini con l’aumento di imu su capannoni, terreni agricoli, fabbricati rurali, tariffa dell’occupazione del suolo pubblico, aumento dell’addizionale Irpef dello 0.80%, dall’altra punta a mantenere i conti pubblici in sicurezza, cosi come la qualità dei servizi». Senza dimenticare gli investimenti, in parte legati al Pnrr, ma non solo che saranno portati a termine: si parla di 117 milioni di euro dal centro al forese ai lidi che per De Pascale «sarà uno dei principali motori della ripresa economica del nostro territorio, anche grazie ai tanti progetti che abbiamo candidato con successo ai bandi del Pnrr».
La spesa è suddivisa in quasi 51,5 per la viabilità e la pubblica illuminazione, quasi 29,5 per l’edilizia scolastica, 1,7 per l’edilizia sportiva, 3,4 per il patrimonio storico/culturale, 8,7 per interventi a rilevanza sociale, oltre 6,5 per la tutela dell’ambiente e del territorio e il verde urbano.
Tra i tanti interventi si segnalano, solo per fare alcuni esempi: la realizzazione della Ciclovia adriatica (8 milioni), la nuova passerella ciclopedonale di collegamento tra Lido di Classe e Lido di Savio (3,3 milioni), la pista ciclopedonale a Lido Adriano (1,84 milioni), la pista ciclopedonale tra Classe e Fosso Ghiaia (1,5 milioni), il secondo stralcio della pista ciclopedonale tra Ponte Nuovo e Madonna dell’Albero (660mila euro), le due ciclabili a Punta Marina (1,85 milioni); lavori di efficientamento energetico della pubblica illuminazione al fine di ridurre i consumi (5 milioni) e interventi di efficientamento energetico dei fabbricati; il rinnovo del parco autobus per circa 13 milioni; interventi di messa in sicurezza dei ponti e delle strade.
Sacrificati anche il Museo d’arte della città a cui vanno 280mila euro (120mila in meno rispetto al 2022) e l’Istituzione Biblioteca Classense a cui vanno 800mila euro, 340mila in meno rispetto al 2022. 
Livia Molducci, presidente del consiglio comunale, ha affermato: «Laddove i tagli sono stati fatti si è cercata una compensazione». Come per esempio il caso dei fondi Unesco per la Biennale del Mosaico, che consentiranno al museo di incassare 150mila euro per eventi espositivi legati alle opere musive. 
Diversi anche gli interventi di tutela ambientale del territorio finanziati con risorse del Pnrr: «cammini siti Unesco e strutture museali», Ca’ Aie, museo delle Pinete e museo NatuRa di Sant’Alberto, percorsi natura e potenziamento di siti naturalistici nelle stazioni ravennati del Parco del Delta del Po, della stazione Pineta di San Vitale e piallasse Ravenna.
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