Ravenna, all’Alighieri l’Aristofane di Martinelli
Arriva direttamente da Pompei Uccelli, riscrittura da Aristofane, nuova avventura teatrale che l’instancabile Marco Martinelli porterà in scena venerdì 3 giugno all’Alighieri (alle 21) per quello che è probabilmente l’evento più atteso del Ravenna Festival questa settimana. Con la drammaturgia di Martinelli, rivive infatti il classico di Antigone grazie anche alla musica di Ambrogio Sparagna (che sarà personalmente all’Alighieri a dirigere i Solisti dell’Orchestra Popolare Italiana) e a una settantina di adolescenti di Pompei, Torre del Greco e Napoli con i quali il regista ravennate ha lavorato nella produzione del Parco Archeologico di Pompei, ovviamente in collaborazione con Ravenna Festival, Teatro delle Albe e poi Teatro di Napoli ed Emilia Romagna Teatro Fondazione. L’Aristofane di Martinelli è un adolescente infuriato. Le sue pagine intrecciano palude e cielo, politica e desideri infiniti: e se si fanno «tradurre» dagli adolescenti, che «tornano in vita» con la non-scuola delle Albe, vedi anche la pluripremiata esperienza dell’«Aristofane a Scampia» osannato dai critici teatrali francesi. Uccelli ci parla della fuga dal mondo, il sogno di volare alto sopra le miserie del quotidiano, e al tempo stesso il pericolo che la rivoluzione possa trasformarsi nella più crudele delle restaurazioni.