Ravenna al voto, 11 candidati sindaco: De Pascale (centrosinistra) punta al bis, Donati (centrodestra) sogna il ballottaggio

Finalmente domenica 3 (ore 7-23) e lunedì 4 (ore 7-15) si vota per il rinnovo del consiglio comunale e del sindaco a Ravenna, come in altre città, dopo una campagna elettorale senza sussulti e confronti «veri», complici anche un numero elevatissimo e improbabile di candidati sindaco (ben 11), accompagnati da 30 liste e centinaia di uomini e donne in corsa per il consiglio comunale.
Michele De Pascale rimane il gran favorito per il bis al primo turno, sostenuto da un centrosinistra molto ampio, che ricalga il perimetro politico utilizzato nel 2020 a Faenza da Massimo Isola, dai 5 Stelle a Italia Viva (Ravenna in Campo), passando dal Pd, pilastro della coalizione a Ravenna Coraggiosa, lista vivace di sinistra, al radicamento del Pri e ad altre liste civiche. Nel 2016 vinse al ballottaggio nettamente contro Alberghini del centrodestra. La battaglia vera sembra esserci, anche all’interno del centrosinistra, per le preferenze utili per poter essere eletti in consiglio comunale.
Per il sindaco uscente, che ha condotto una campagna elettorale in una prima fase d’ascolto, mentre in queste ultime settimane più pragmatica, concentrata nel mettere in evidenza i molti progetti maturati in questi primi cinque anni, molti dei quali da realizzare compiutamente entro il 2026.
Per lui gli avversari più «temibili» rimangono «l’evergreen» Alvaro Ancisi, 81 anni, candidato per il Polo civico di centro e l’albergatore Filippo Donati, sostenuto dalla sua lista civica «Viva Ravenna» e soprattutto da Lega e Fratelli d’Italia, che ha Ravenna hanno fatto arrivare per veloci blitz i loro leader nazionali  Matteo Salvini e Giorgia Meloni. In teoria sarebbe dovuto essere il più temibile degli avversari, ma sul campo la coalizione ha dimostrato poche idee chiare per il futuro della città e soprattutto una debolezza di fondo del candidato sindaco, plasticamente in un ruolo non suo.
In campo anche Alberto Ancarani, candidato di Forza Italia, che si è sfilato fin dall’estate dalle altre forze di centrodestra. Un posto in consiglio comunale può essere alla portata del rappresentante berlusconiano. In corsa anche Mauro Bertolino per l’Alleanza di Centro, con pochissime possibilità di entrare a Palazzo Merlato. Chi spera invece di farcela è Veronica Verlicchi, unica donna candidata sindaco, in corsa per la Pigna e per altre liste civiche di centro. In campo anche Emanuele Panizza, che guida la lista 3V (partito della libera scelta vaccinale), dalle posizioni ormai vicine all’estrema destra. Ultimo candidato sindaco presentatosi in extremis è Matteo Rossini con la lista Riconquistare l’Italia.
L’area di sinistra radicale, infine, si presenta divisa con ben 3 candidati sindaco, tutti con pochissime speranze di essere eletti a Palazzo Merlato: Lorenzo Ferri alla guida del Partito comunista (Pc), Alessandro Bongarzone per la lista Comunisti uniti (Pci + Rifondazione); Gianfranco Santini per Potere al Popolo. (m.p.)