Provincia di Ravenna sicura: «Potenziati i servizi in esterna»; le opinioni del Prefetto de Rosa, Bassi (Bassa Romagna) e Bosi (Faenza)

Romagna | 27 Ottobre 2023 Cronaca
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Marianna Carnoli - Non tanto la classifica pubblicata dal Sole24 ore quanto, ovviamente, l’omicidio avvenuto in centro a Ravenna a seguito di una lite lo scorso 20 settembre hanno portato il Prefetto di Ravenna, Castrese de Rosa a riunire il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per esaminare la situazione generale dell’andamento della criminalità a Ravenna, dopo l’aumento dei servizi di vigilanza e controllo nell’area della stazione ferroviaria e dei Giardini Speyer. «Si è convenuto di intensificare ancora di più l’attività di controllo estendendola anche all’area di Piazza Baracca, dove è scoppiata la lite, e quella adiacente la Loggetta Lombardesca e saranno effettuati servizi congiunti e coordinati “ad alto impatto” con il coinvolgimento anche della Polizia Locale. Di certo non c’è alcuna situazione particolare di allarme sociale per quanto riguarda la microcriminalità né fatti concreti che ci facciano pensare da un pericolo dopo l’attacco di Hamas ad Israele dello scorso 7 ottobre. Il lavoro congiunto delle forze dell’ordine ha registrato risultati positivi ottenuti negli ultimi mesi con centinaia di persone identificate, numerosi esercizi controllati, alcuni dei quali sottoposti anche a provvedimenti sospensivi dell’attività in base alla normativa prevista dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, con l’adozione anche di misure personali come il Daspo urbano. L’attività di monitoraggio su alcune attività commerciali della zona stazione proseguirà e non si esclude che analoghi provvedimenti possano essere adottati a breve per scongiurare la presenza di soggetti dediti alla micro-criminalità». E se il Comune di Ravenna ha appena annunciato che potenzierà il numero di telecamere nell’area di Piazza Baracca, «continuerà a restare alta l’attenzione delle Forze dell’Ordine che finora hanno sempre assicurato alla giustizia gli autori dei reati consumati». «Nella nostra provincia si denuncia molto a riprova di un alto senso civico dei cittadini- ha aggiunto Daniele Bassi, sindaco di Massa Lombarda con delega alla sicurezza nella Giunta dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna-. Ho letto i dati disaggregati relativi al nostro territorio usciti nella classifica del Sole24ore che potrebbero da un lato presentarci come il quartiere Bronx di New York e dall’altro come territorio mediamente ostile a chi vuole delinquere. Negli ultimi anni abbiamo lavorato per aumentare le ore di servizio in esterna degli agenti di Polizia Locale accorpando in un unico ufficio nel Comando di Lugo la gestione delle pratiche amministrative dei 9 comuni. Ad oggi possiamo contare su 78 agenti, 252 telecamere e 24 varchi stradali oltre alle foto trappole che operano per contrastare la microcriminalità in un territorio che risulta ben presidiato, sia per la prevenzione che per la repressione. I numeri da soli dicono poco e di certo affermare che se le denunce sono in aumento significa che si vive in un territorio alla mercè dei criminali, non è corretto perché il senso civico dei cittadini che denunciano è certamente un fattore positivo». Reati in calo anche a Faenza. «Se prima dell’alluvione dello scorso maggio i dati aggiornati della Prefettura registravano un calo di furti e rapine, dopo quell’evento abbiamo avuto un piccolo salto in avanti, fortunatamente non un’escalation come paventato da alcuni cittadini- ha spiegato l’assessore faentino con delega alla sicurezza, Massimo Bosi. Subito dopo l’alluvione alcuni truffatori hanno iniziato a suonare i campanelli delle abitazioni spacciandosi per tecnici addetti al controllo della potabilità dell’acqua o all’efficienza degli impianti di luce e gas, ma i cittadini sono stati subito messi in allarme. Non abbiamo registrato situazioni gravi sulle case lasciate dai proprietari e le notizie di episodi di sciacallaggio non si sono tradotte in denunce. Ad oggi possiamo ritenerci in linea con i dati provinciali che attestano un calo dei furti nelle abitazioni. La nostra “zona calda” resta quella del Parco Mita dove, da settembre, abbiamo potenziato il presidio delle forze dell’ordine con interventi anche giornalieri».
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