Provincia di Ravenna, in aumento truffe telefoniche e furti: parlano i Gruppi di controllo di vicinato

Romagna | 22 Aprile 2023 Cronaca
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Marianna Carnoli - Con l’avvio della primavera e visti i diversi «ponti» che precederanno l’inizio dell’estate, il Prefetto Castrese De Rosa si è attivato ed ha preso diversi provvedimenti per rafforzare i controlli delle forze dell’ordine. Ha riunito, a inizio mese, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per pianificare e potenziare i servizi di vigilanza e controllo del territorio, con particolare riferimento alla SS16 Adriatica e alle principali arterie interessate dagli incrementi dei volumi di traffico. «Ho chiesto ai vertici delle Forze dell’Ordine e ai sindaci della provincia– ha spiegato il Prefetto- il massimo sforzo operativo per assicurare idonei presidi delle aree maggiormente critiche, soprattutto nei periodi di intenso traffico, a partire dal prossimo 25 aprile e 1° maggio, in coincidenza dell’apertura della stagione turistica della riviera che richiamerà un notevole afflusso di turisti». A febbraio, invece era stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra associazioni di categoria dei gestori delle discoteche, sindaci e forze dell’ordine per garantire una maggiore sicurezza per i giovani nelle discoteche e nelle aree adiacenti ai luoghi di aggregazione. Obiettivo primario quello di attuare azioni dissuasive di condotte a rischio legate all’abuso di alcol e al consumo di sostanze stupefacenti, prevenire episodi di disturbo e degrado urbano, che finiscono per ripercuotersi negativamente sulla collettività. Sempre a febbraio era anche stato sottoscritto un protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto delle truffe agli anziani siglato dal Prefetto e dal sindaco di Ravenna Michele de Pascale. Il testo regola l’attuazione del progetto «Strùffati, insieme per non cadere in trappola!», finanziato dal Ministero dell'interno con un importo di 18.487,86 euro. Un progetto che non potrebbe funzionare senza la collaborazione attiva in primis dei cittadini non più giovani che, come sottolineato dal Prefetto, «auspico si rivolgano con fiducia alle Forze di polizia segnalando ogni situazione di rischio di truffa anche perché certi reati determinano sia danni economici che psicologici in chi li subisce, facendo avvertire nel contempo le proprie fragilità». L’accordo che mira a rafforzare le azioni a difesa delle persone anziane soprattutto nelle frazioni comunali più decentrate dove sono presenti circa 11.000 persone over 70 vedrà in quelle zone interventi di tutela con esperti e rappresentanti della polizia locale. Tra questi anche consulenti legali e appartenenti ai sindacati dei pensionati che svolgeranno incontri di sensibilizzazione sul fenomeno delle truffe e sulle strategie di contrasto.
IN AUMENTO LE TRUFFE. MA NON SOLO
Dall’osservatorio dei gruppi di controllo di vicinato, sempre attivi nel raccogliere le segnalazioni dei cittadini, pur senza volersi ovviamente sostituire alle forze dell’ordine, il territorio della nostra provincia ha registrato nelle ultime settimane un’escalation di casi tra ruffe telefoniche, furti di biciclette e nelle abitazioni. «Purtroppo siamo venuti a conoscenza da un utente della chat Sos Darsena/Gulli che qualche settimana fa, una signora anziana è stata derubata di tutti i soldi e di tutto l'oro, da delinquenti che hanno messo in scena la ormai consolidata tecnica della telefonata, al fisso di casa, dove hanno finto di essere la figlia malata. Un finto medico si è presentato alla sua abitazione e la truffa è andata purtroppo a buon fine. La signora è tutt'ora sotto shock, come peraltro i familiari». Una signora residente in zona San Biagio ha, invece, ricevuto un messaggio nel quale il truffatore si spacciava per la figlia. «Ciao mamma, mi si è rotto il cellulare e questo è il mio nuovo numero. Sono in difficoltà, avrei bisogno mi facessi subito due bonifici di xxxx, ti lascio l’iban». La signora si è fidata e ha fatto online due bonifici che sono arrivati su un conto italiano e su uno estero. Il giorno successivo ha sentito la figlia e s’è resa conto di essere stata truffata: fortunatamente è riuscita a bloccare uno dei due bonifici. Alberto Emiliani, coordinatore del gruppo Ravenna sos sicurezza con Cristina Salsi e Giulia Matteucci non nasconde la sua preoccupazione. «Purtroppo questi delinquenti colpiscono la parte più debole della nostra società pertanto invito tutti ad avvertite i propri anziani e ricordare a tutti dell'esistenza dei nostri gruppi SOS WhatsApp di Controllo del vicinato e sicurezza partecipata». Come detto, i malviventi non si limitano alle truffe: qualche sera fa dei ladri sono entrati nell’appartamento in via Val Gardena di una coppia di anziani già derubati anni fa. Fortunatamente loro erano fuori, ma la sorpresa rientrando è stata amarissima, mentre una ragazza che usciva di casa in via Vicoli alle 4,30 per andare al lavoro ha chiamato allarmata il compagno dopo aver visto un uomo accovacciato dietro la sua auto. «Dal nostro osservatorio la situazione è da monitorare- ha spiegato Emiliani- ci risultano in calo i furti di auto, ma non quelli nelle vetture e aumentano i danneggiamenti. Pare di essere tornati al 2016, quando decidemmo di dar vita alla chat Ravenna sos sicurezza, vista l’escalation dei furti e creare uno spazio dove i cittadini potessero fare segnalazioni. Considerati tutti i gruppi di controllo di vicinato (Ravenna sos sicurezza, Sos Ravenna indipendente e Ravenna sos chat ndr), oggi gli utenti registrati sono quasi 40 mila, a mio parere un “patrimonio” che potrebbe essere sfruttato meglio. Non smetterò mai di ripetere che noi volontari non ci sostituiamo alle forze dell'ordine e che la prima chiamata va sempre fatta a loro. Ma solo uniti tutti insieme possiamo fare la differenza e più occhi sul territorio a disposizione delle forze dell’ordine credo facciano la differenza. Spero vengano organizzati presto nuovi incontri con gli anziani per segnalare loro come difendersi dalle truffe e che, in occasione delle tante sagre sul territorio che “allontanano” per alcune ore da casa tante persone, possa essere garantita un’aggiuntiva presenza delle forze dell’ordine» AUTO IN SOSTA DEPREDATE
Nel 2020 quando ci si è potuti muovere poco per la pandemia i malviventi si sono “inventati” altri stratagemmi per “raggiungere” le loro vittime magari con truffe telefoniche, “metodi” che non hanno abbandonato in questi anni. «Le truffe telefoniche restano le più “gettonate”- aggiunge Lorenzo Ronchetti, uno dei venti referenti di Ravenna Sos Chat- e i destinatari sono soprattutto gli anziani che passano molto tempo in casa. Sono truffe che necessitano di una buona preparazione ed un monitoraggio delle abitazioni delle persone che i malviventi raggiungono in una decina di minuti al massimo dopo la telefonata. Si tratta di truffe “rapide” e i bersagli a casa propria sono sempre gli stessi, purtroppo». E dalle diverse chat che coprono l’intero territorio cui migliaia di utenti fanno segnalazioni emerge anche un aumento di furti nelle auto lasciate incustodite nei parcheggi scambiatori sui lidi. «Molti cittadini segnalano di aver ritrovato la propria auto senza ruote, marmitta catalitica e addirittura portiere. Sarebbe auspicabile prevedere telecamere che sorveglino l’area o almeno la presenza di una vigilanza che presidi il parcheggio dove i delinquenti, oggi, possono agire indisturbati».
600 TIPOLOGIE DIVERSE DI TRUFFE
Anche dall’osservatorio di S.O.S - Ravenna Indipendente, gruppo whatsapp coordinato da Roberto Cantarelli che opera non solo su Ravenna, ma anche su Forlì, nel faentino e nel riminese, la situazione non è delle migliori. «Nonostante si stia registrando un calo dei furti in appartamento sia nel ravennate che nel forlivese, sono aumentate le truffe- in 10 anni dalla nascita del gruppo ne abbiamo contate di 600 diverse tipologie- e i furti di biciclette (poco più di una decina al giorno) e nelle auto. Ci sono, poi, i finti vigilantes che si propongono di controllare ogni sera la tua abitazione ad un prezzo irrisorio e chiedendo il pagamento anticipato di tre mensilità riescono a fuggire prima che il cittadino abbia realizzato quanto accaduto. Il reato più odioso, però, resta sempre la truffa ai danni degli anziani perpetrata da individui che riescono a carpire la loro fiducia ed intrufolatisi in casa poi rubano ciò che trovano. In tempo di pandemia abbiamo registrato tanti casi di finti rivenditori di disinfettanti specifici per il Covid che altro non erano che acqua ossigenata». Con 24 mila utenti, 188 chat diverse ed un gruppo sms dove convergono le segnalazioni di 2282 anziani solo a Ravenna, la rete del controllo del territorio è davvero capillare. «A Forlì organizziamo un incontro al mese per formare referenti di chat che possano essere in grado di gestire un lavoro fatto di 96/120 segnalazioni al giorno per ogni chat che vanno vagliate singolarmente prima di essere “passate” alle forze dell’ordine e ci stiamo organizzando per includere anche centri sociali e circoli tra gli utenti».
TAGLIO DI GOMME A BAGNACAVALLO
Occhi aperti anche a Bagnacavallo con il gruppo di controllo di vicinato coordinato da Erika Simoncelli. «Col ritorno delle attività all'aperto, delle feste di paese che portano intere famiglie fuori casa e delle vacanze temo che, purtroppo, riprendano anche i furti. enso, ad esempio, a tutti coloro che pubblicano sui social le foto dalle località di villeggiatura: un comportamento poco attento, che fornisce importanti informazioni ai malintenzionati. Ultimamente un’utente della nostra chat ha segnalato tre persone sospette su un’auto in zona Pieve che si sono date velocemente alla fuga appena si sono sentite “osservate”. Non è escluso che stessero pianificando un furto. Siamo anche un po’ preoccupati per il taglio notturno quasi quotidiano delle gomme delle auto in sosta nella zona di via Diaz e ci auguriamo che quanto prima si riesca a dare un nome al colpevole. I cittadini sono molto attivi e, dopo aver vagliato le diverse segnalazioni che ci arrivano le giriamo alle forze dell’ordine». L’unione fa la forza e il lavoro
I VOLANTINI NEI CONDOMINI
Oltre alle truffe telefoniche, la Polizia sta ricevendo diverse segnalazioni di un volantino, intestato al Dipartimento della pubblica sicurezza ed affisso sulle facciate di alcune abitazioni e condomini nel quale si intima ai cittadini di far rientro presso i luoghi di usuale residenza. «È evidentemente una truffa da non assecondare- spiega in una nota la Polizia di Stato. L’avviso esordisce richiamando un inverosimile obbligo, ai sensi dell’articolo 650 del Codice penale, di lasciare le eventuali abitazioni ospitanti per un non meglio specificato fine. Obbligo che verrebbe verificato da un presunto controllo delle forze di polizia. Si tratta di un documento falso la cui provenienza non è riconducibile ad alcuna autorità istituzionale, ma risiede nel probabile tentativo di alcuni malviventi di introdursi indisturbati nelle abitazioni rimaste vuote. L’obiettivo dei truffatori è quello di ingenerare preoccupazione, soprattutto tra gli anziani, inducendo i malcapitati a lasciare le abitazioni incustodite, così da potervi accedere per rubare soldi, gioielli o preziosi. Chi si imbatte in simili volantini è pregato di recarsi all’ufficio di Polizia più vicino o alla stazione dei carabinieri per denunciare l’accaduto. È opportuno parlarne agli anziani presenti in famiglia o vicini di casa così da metterli in guardia ed aiutarli a difendersi da questi malfattori».(Marianna Carnoli)
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