Provincia di Ravenna, Adiconsum: "Sempre più persone sovra indebitate"

«Vedo avanzare il problema del sovra indebitamento e mi preoccupa il rischio che alcuni meccanismi della malavita possano approfittarne. Del resto, il nostro territorio non è certo indenne da certe dinamiche, lo si vede su più fronti». Alessandra Nannini, avvocato lughese, è anche la referente e la responsabile operativa di Adiconsum per la provincia di Ravenna: «La nostra attività è legata alla consulenza per le persone che si sono indebitate e che hanno bisogno di essere seguite attraverso le leggi, gli strumenti giuridici e i percorsi che possono dar loro una mano. In questo periodo di emergenza sanitaria e di conseguente crisi economica, le richieste di aiuto stanno aumentando: in molti ci stanno presentando grosse difficoltà nel far fronte a debiti e finanziamenti attivati e temo che, poco a poco, il problema diventerà sempre più grande. Ci sono già titolari di aziende che mi dicono che sarebbero pronti per portare i libri in tribunale o privati che parlano già di ricorrere alla legge anti-usura». E in consulenza, capita che qualcuno sfati velatamente il tabù: «In qualche caso le persone mi fanno capire che, grazie all’aiuto di qualcuno, hanno avuto in prestito soldi. Soldi che poi non riescono a ripagare, entrando in vortici pericolosi e situazioni psicologiche diaboliche. Quello che stiamo cercando di fare è sensibilizzare per prevenire: gli strumenti esistono e lo sto dicendo a più riprese anche nel corso delle dirette che puntualmente organizzo sul mio profilo professionale di Facebook. Ci sono giorni in cui sono collegati anche in 600, segno che il tema è sentito». A fare da filo conduttore tra le storie di chi si è indebitato oltre le proprie possibilità, c’è per Nannini la mancanza di senso umano di chi se ne approfitta: «Ci sono finanziarie che applicano tassi di interesse esagerati, non considerando minimamente che quel cliente, magari, ha già una serie di finanziamenti. Le persone, a quel punto, vanno in confusione. Noi siamo qui per ribadire che se ne può uscire in sicurezza, utilizzando percorsi leciti». (s.manz.)