Processo Poggiali, la Procura Generale chiede 30 anni per la morte di Montanari
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In corso in queste settimane in corte d'assise d'appello a Bologna il processo che vede alla sbarra Daniela Poggiali, la 48enne ex infermiera dell'Umberto I di Lugo che sta affrontando il sesto grado di giudizio per la morte della paziente 78enne Rosa Calderoni e il secondo grado di giudizio per la morte del 94enne Massimo Montanari, entrambe avvenute nel 2014. Per la prima morte la Poggiali è stata condannata nel 2016 all'ergastolo, poi assolta due volte in appello, assoluzioni annullate dalla Cassazione. Per la seconda morte, invece, l'ex infermiera è stata condannata a 30 anni in primo grado lo scorso dicembre e, nel pomeriggio di oggi, 21 ottobre la Procura Generale ha chiesto la conferma della pena. Per il caso Montanari si tratta di un processo indiziario non essendo stata effettuata autopsia sul cadavere dell'uomo morto nel marzo 2014, ma per l'accusa la Poggiali avrebbe ucciso l'uomo che era l'ex datore di lavoro del compagno e che aveva già minacciato di morte diversi anni prima presentandosi nel suo ufficio per portare un certificato di malattia del suo fidanzato. Nelle precedenti udienze i periti di accusa e difesa hanno riesaminato gli elementi contro l'imputata già trattati nei precedenti gradi di giudizio e lunedì prossimo ci sarà la discussione per il caso Calderoni e la sentenza per il caso Montanari che, per l'accusa sono entrambi stati uccisi dalla Poggiali con un'iniezione di cloruro di potassio.