Predappio, nasce Gualdo Romagna Doc Sangiovese rivendicato nel primo distretto Bio-simbiotico d’Italia

Romagna | 19 Giugno 2024 Le vie del gusto
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Legata alle tradizioni, in ascolto del presente, e pronta al cambiamento. Con questa attitudine, Poderi dal Nespoli, una delle realtà vitivinicole più storiche della Romagna, in 95 anni ha creato un nuovo progetto di impresa agricola, capace di esprimere e valorizzare l’identità enologica romagnola. La salvaguardia del territorio, il rispetto dell’ambiente e la ricerca di una sintonia tra uomo, natura e tradizioni sono i pilastri alla base della filosofia della cantina e di uno dei suoi progetti enologici più identitari, il vino Bio-simbiotico Gualdo Romagna Doc Sangiovese Predappio.

Il Vigneto Gualdo e la Rocca Predappio

Questo single vineyard wine nasce a partire dall’omonimo vigneto, condotto in regime biologico con la tecnica dell’agricoltura simbiotica. L’appezzamento si estende, con esposizione a sud, per circa 14 ettari su suoli argillosi con presenza di sabbia e sassi di origine alluvionale. La parcella è vitata per l’85% a sangiovese con clone vcr 6, un sangiovese piccolo ideale per la produzione di vini di profilo alto e con potenziale evolutivo, e per il restante 15% a merlot e cabernet sauvignon.

Ci troviamo nella sottozona Predappio, nel cuore della Valle del Bidente, storicamente la “culla” del Sangiovese di Romagna. Il Sangiovese ha trovato in Predappio una zona ad alta elezione produttiva.

Qui, dove il terroir, grazie alla particolare combinazione di terreni, altitudini e microclimi, consente la massima espressione delle peculiarità organolettiche del Sangiovese di Romagna, nasce Gualdo. Un’etichetta che rappresenta il primo passo concreto verso la realizzazione di una filiera certificata bio-simbiotica, che evita lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, rafforza il legame tra uomo e natura e apporta benefici tangibili al territorio.

Storia di un vigneto Bio-simbiotico

Il vigneto Gualdo venne impianto nell’inverno 2016. L’estate successiva fu talmente torrida che oltre metà delle nuove barbatelle morirono per la siccità. Il cambiamento climatico colpiva nel vivo, e la scelta di capire con quali strumenti aiutare la terra a gestire le scarse risorse idriche era urgente. Da qui la scelta di aderire al consorzio “Romagna Distretto Bio-Simbiotico”, il primo distretto Bio-Simbiotico certificato in Italia.

La caratteristica principale dell’agricoltura simbiotica si fonda sulle micorrize. Attraverso l’inoculo di microorganismi fungini che si posizionano in prossimità delle radici delle piante si realizza una tecnica rivoluzionaria che sfrutta l’associazione positiva tra funghi e apparato radicale della pianta. Per micorrize si intende proprio questo rapporto di simbiosi che si viene a creare nella rizosfera, ovvero la porzione di suolo adiacente alle radici della pianta.

La sinergia tra fungo e pianta comporta un reciproco scambio di vantaggi tra i due organismi coinvolti: nell’assorbimento di nutrienti e nella creazione di un ambiente che sia favorevole a microrganismi utili e sfavorevole a patogeni e parassiti.

L’apparato radicale, sviluppandosi in maniera esponenziale e quindi penetrando il suolo in maniera capillare, riesce a essere massimamente efficiente nella ricerca e assimilazione di nutrienti nel terreno. Questa dinamica ha permesso di ottenere da Gualdo viti rigogliose e uve denotate da una particolare complessità organolettica, già nei primi anni di vita delle piante

Il vino

Con una produzione di 10.000 bottiglie il Gualdo Romagna DOC Sangiovese Predappio 2021 è un vino che incarna l’autenticità romagnola. Prodotto da uve sangiovese viene vinificato in vasche d’acciaio a temperatura controllata con macerazione sulle bucce di circa 10 giorni e rimontaggi quotidiani. Al calice si presenta di un vivido colore rosso brillante con riflessi violacei. Al naso è ricco di aromi di frutta rossa, al gusto presenta note tipiche di ciliegia e viola. Un vino fresco e fruttato, di media struttura e contraddistinto da un tannino giovane e delicato, che si abbina perfettamente con primi piatti come tagliatelle al ragù di coniglio, arrosti di carne bianca o formaggi parzialmente stagionati.

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