Piscine, dal Faentino lo slancio e le incertezze della società Nuova Co.G.I.
Silvia Manzani
«Ho voglia di dare un segnale, di andare incontro alle esigenze di chi frequenta i nostri impianti, di ripartire. Ma chiaramente le aperture che ho programmato non saranno vantaggiose da un punto di vista strettamente economico. Se avessi dovuto fare un ragionamento aziendale, avrei rimandato». Roberto Carboni nella Nuova Co.G.I. Sport ha deciso di aprire la piscina all’aperto di Faenza il 15 maggio, sfidando un clima che non è ancora così caldo come è capitato, almeno una volta, negli anni passati: «L’anno scorso avevamo riaperto il 24 maggio, questa volta riusciamo ad anticipare, consapevoli che ci saranno diverse regole da rispettare e che comunque non possiamo aspettarci chissà quale affluenza». Per quanto riguarda gli impianti all’aperto di Solarolo, Russi e Castel Bolognese, l’apertura è in calendario tra il 22 e il 23 maggio, mentre per Casola Valsenio si slitterà verso fine mese a causa di alcuni lavori in fase di ultimazione: «Ripartire significa rimettere in piedi le cose e far lavorare i nostri ragazzi, fermi da mesi. Ma anche dare una risposta a chi ci contatta e ci scrive per sapere quando potrà tornare a frequentarci. Se le spese supereranno gli incassi, come facilmente avverrà, non saranno poche migliaia di euro a compromettere una situazione che è già compromessa e che dobbiamo capire come affrontare». Il discorso è più complesso per le due piscine chiuse di Faenza: «La più piccola è sempre rimasta aperta per l’attività agonistica, mentre l’impianto principale è chiuso dal 18 ottobre. Quest’anno abbiamo realizzato dei lavori importanti per poterci permettere di aprire, d’estate, non solo la vasca grande ma anche quelle piccole. Ma andiamo incontro all’incertezza e alle diverse versioni di quello che si pensa verrà deciso. Noi ci stiamo preparando per aprire il 7 giugno, anche se siamo un po’ avviliti dall’accanimento sulle piscine, che se ci si ferma a guardare sono strutture sicure: gli ambienti sono ampi, c’è il cloro in acqua, si può fare l’estrazione forzata dell’aria, ci sono vetrate da aprire. Speriamo davvero di non avere brutte notizie in questo senso».