Piangipane, il debutto della Compagnia dl Baccano, ultima creazione di Marescotti

Federico Savini
«Sul palcoscenico del Socjale porteremo davvero il cuore e l’anima. Vogliamo che alla fine esploda un grande applauso; e questo applauso sarà tutto per Ivano, per quello che ha dato a noi e quello che ha dato al pubblico. Oltre a quello che speriamo continuerà a dare, anche attraverso di noi. Resterà sempre il nostro amato maestro». C’è un’emozione palpabile nella voce di Giorgia De Bastiani, aiuto-regista e organizzatrice della Compagnia del Baccano, la nuova associazione culturale che qualche mese fa ha preso il posto di Tam e che ha lavorato a stretto contatto con Ivano Marescotti negli ultimi giorni.
In pratica è una trasformazione dell’Accademia che Marescotti aveva diretto per sei anni a Marina di Ravenna, e che a novembre riprenderà le lezioni come «Accademia Marescotti», mentre la nuova associazione culturale diretta da Erika Leonelli, moglie dell’attore di Villanova, ha già preso vita a Bagnacavallo e ha in serbo tante nuove iniziative di carattere culturale (ma anche legate al benessere psico-fisico della persona). E soprattutto ha già una compagnia di attori - la Compagnia del Baccano, appunto - che debutteranno domenica 16 aprile al teatro Socjale di Piangipane, con lo spettacolo «Nudi», diretto dallo stesso Marescotti con l’allieva Giorgia De Bastiani come aiuto-regista. Uno spettacolo subito andato sold-out e che sarà prontamente replicato lunedì 17. «Ivano è il regista di “Nudi” a tutti gli effetti, è riuscito a darci tutte le indicazioni - spiega Giorgia -. È stato il suo ultimo grande regalo e sia l’accademia che la compagnia porteranno il suo nome».
È inevitabile chiederti che momento stiate passando, tutti voi della compagnia...
«Ivano si stava curando da tempo, dunque eravamo consapevoli del suo stato di salute, ma il crollo è stato abbastanza improvviso. La domenica prima della sua scomparsa era alle nostre prove. Si vedeva che non stava bene, ma la sua tempra è rimasta intatta fino alla fine. Le sue ultime energie le ha davvero spese per noi, per l’insegnamento e il teatro, la sua grande passione. Personalmente, posso dire di averlo visto ancora un’altra volta, prima della fine. Abbiamo messo a punto alcuni dettagli di regia dello spettacolo. L’ho abbracciato e i suoi occhi mi hanno parlato con una chiarezza che non è quella delle parole. Mi ha detto di andare avanti fino all’ultimo. Ed è quello che facciamo e che faremo».
Lo spettacolo di debutto, «Nudi», è praticamente tre spettacoli in uno, giusto?
«Sì, e posso dire con un filo di orgoglio che l’input iniziale, colto poi da Ivano, è stato mio. Sono la più matura tra i diplomati dell’accademia e per concludere l’anno di corso proposi una rivisitazione del film “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese, che si presta molto al teatro. Ne ho elaborato un atto unico da 25 minuti; a Ivano è piaciuto molto e gli è servito per elaborare lo spettacolo di debutto della nuova Compagnia del Baccano. In pratica, ha intessuto un filo che lega l’atto di “Perfetti sconosciuti” ad altri due, elaborati dai giovani della compagnia, spronati da lì in avanti ad essere anche autori. L’idea stessa della compagnia è stata maturata da Erika e Ivano anche attraverso lo spettacolo. Gli altri due atti sono rivisitazioni della pièce teatrale “Le prénom” di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte, e del film “Toc Toc”, a sua volta tratto dall’omonima commedia teatrale di Laurent Baffie».
Perché «Nudi»?
«Perché davvero nudi non siamo mai! Il filo conduttore sono le relazioni umane, basate sempre sulle maschere. Tutti abbiamo disturbi ossessivi più o meno piccoli, tutti nascondiamo qualche segreto, e insomma non siamo mai davvero nudi».
Avete già in serbo altro?
«Sì, tanto per cominciare “Nudi”, oltre alla doppia replica al Socjale, andrà in scena a Russi il 7 settembre, e lavoriamo anche su altre date e un altro spettacolo per il 2024. La compagnia oggi è formata da otto allievi dell’Accademia, praticamente tutti under 30, ma i corsi saranno sempre aperti a persone di ogni età, sia che abbiano ambizioni professionali sia che vogliano immergersi nel teatro come esperienza di vita. È una cosa, questa della massima apertura, alla quale Ivano teneva tanto. In questo momento siamo in cerca di un regista e abbiamo l’ambizione di fare cose importanti, aprendo tra l’altro i corsi dell’Accademia per persone di tutta Italia e concentrando il lavoro nei fine settimana».
L’associazione culturale proporrà anche una serie di eventi legati al benessere bio-psico-sociale dell’individuo.
«Sì, Erika Leonelli ha una formazione specifica in questo campo e stiamo sviluppando diversi progetti, con incontri e approfondimenti legati alla meditazione, al counseling ma anche a letteratura, musica, cinema e poesia. Un approccio all’arte che non si pone limiti disciplinari, insomma».

Info e contatti: compagniadelbaccano.it, 328/0126247.