Paralimpiadi Tokyo 2020, la grande occasione di Cappelli: «Voglio giocarmela senza paura»

Romagna | 29 Agosto 2021 Sport
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Tomaso Palli
Non può dirsi ancora conclusa l’estate italiana di sport. Iniziata con il trionfo della Nazionale di calcio di Roberto Mancini a Euro 2020 e proseguita con la storica Olimpiade dei record, ora la scena sarà tutta per i nostri atleti paralimpici impegnati nei Giochi Paralimpici di Tokyo 2020. E chissà che, come detto dal sindaco di Faenza Isola, non possa essere «un secondo tempo di un’estate straordinaria» per un movimento sportivo nazionale estremamente florido. Tra i numerosi rappresentati dell’Emilia-Romagna, ci sarà anche il faentino Jacopo Cappelli impegnato dal 30 agosto in quattro eventi medaglia nel tiro a segno. «La sua partecipazione in rappresentanza dell’intera Romagna ci rende molto orgogliosi - ha continuato il primo cittadino di Faenza - poter prendere parte a una manifestazione sportiva di carattere mondiale corona gli sforzi di un atleta ed è un segno del grande impegno delle associazioni che operano in questo campo».

IL PERCORSO
Da Londra a Tokyo saranno trascorsi nove anni da quella che fino ad ora è stata la sua prima e unica volta alle Olimpiadi. Perché a Rio de Janeiro, per i XV Giochi Paralimpici, Jacopo Cappelli non andò: «Ho alle spalle Londra ma non Rio - spiega - e perciò questo sarà il coronamento di un lavoro più lungo del normale, ben nove anni dovendo aggiungerci anche quello in più per la pandemia. L’Olimpiade è l’ambizione di ogni sportivo che arriva a questo livello e anche se avrò altre possibilità in futuro, è sempre molto bello poterci essere». Un’esperienza che però, questa volta, Cappelli vivrà con maggiore sicurezza e consapevolezza: «A Londra ero incosciente mentre ora è diverso anche grazie al fatto che ci siamo appoggiati alla Federazione dei normodotati e ora siamo tutti insieme nell’Uits (unione Italiana Tiro a Segno, ndr)». E il tiratore faentino è sincero e schietto anche quando si parla dei suoi obiettivi sportivi: «Sarà difficile avere ambizioni di medaglia, ma voglio giocarmela senza paura». 

«ORGOGLIOSI DI TE» 
Il tiratore faentino, accanto alla pratica sportiva che lo ha portato prima a Londra e poi, oggi, a Tokyo, è impiegato presso la Bcc ravennate, forlivese e imolese. E così, giovedì 19 agosto, a pochi giorni dalla sua partenza per Tokyo, la Bcc ha voluto mostrare la propria vicinanza a Jacopo con un augurio sul proprio sito: «Siamo orgogliosi di te, Jacopo. Goditi la tua Olimpiade. Lo hai tanto aspettato, e il giorno della partenza è arrivato. Tokyo 2020, la tua Paralimpiade, inizierà tra poco e tu, Jacopo, nostro collega de la Bcc, l’hai meritata sul campo, con impegno, fatica e valore. E arriva un anno dopo, per i ritardi dovuti alla pandemia. Gareggerai dal giorno 30 agosto, prima dell’alba. Porterai con te la felpa che come Cral de la Bcc abbiamo preparato, per essere anche noi lì con te, ad inseguire i tuoi sogni, in mezzo ai migliori al mondo nella tua disciplina sportiva». 

L’INIZIO
Tutto è iniziato nel 2006 quando, grazie alla grande determinazione che lo contraddistingue e ad un importante sviluppo fisico, Cappelli è passato di classificazione: da Sh2 (atleti che non hanno la forza per sostenere autonomamente l’arma o la possibilità di utilizzare la carabina con entrambe le mani) a Sh1 (atleti con forza muscolare agli arti superiori sufficiente per sostenere l’arma). È così che il faentino ha iniziato a divertirsi davvero. Poi i successi, Londra 2012 e ora Tokyo dove il faentino gareggerà sia nella carabina ad aria compressa 10 metri (R1), disciplina che il giugno scorso gli ha permesso di strappare il pass olimpico col quarto posto (e record italiano) nella tappa di Coppa di Lima, sia nella carabina 3 posizioni 50 metri (R7). Accanto a questi due appunti, Cappelli sarà in pedana anche per le due gare miste in Sh1: R3 (carabina 10 metri) e R6 (carabina 50 metri).
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