Paolini mattatore a Russi e Modigliana, ma la settimana teatrale prevede appuntamenti «contemporanei» in tutta la provincia

Romagna | 03 Dicembre 2022 Cultura
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Federico Savini
Un’altra settimana intensa sul versante teatrale nella nostra provincia, dove le stagioni sono molte e partite con un lieve ritardo rispetto alla norma. Il calo di intensità della programmazione è atteso per le Festività, ma si prosegue in questi giorni nel solco di un teatro di prosa contemporaneo che sa fare un uso intelligente della risata, rivolgendola soprattutto verso di noi. E, nel caso di Paolini, dei nostri antenati…

RUSSI E MODIGLIANA CON PAOLINI
Si chiama Antenati - The Grave Party il monologo con il quale Marco Paolini, uomo di punta del teatro di narrazione italiano, approderà al teatro Comunale Russi venerdì 2 novembre, per poi salire anche sul palco dei Sozofili di Modigliana sabato 3. Uno spettacolo che ha l’ardire di ripercorrere l’evoluzione della nostra specie, attraverso l’incontro immaginario con le 4.000 generazioni che ci collegano ai nostri progenitori, quel nucleo africano da cui tutti gli abitanti del pianeta della nostra specie provengono: alla parola è affidato il compito di mostrare questa stirpe che ci ha preceduto e da cui abbiamo ereditato difetti e virtù. Un modo, quello di Paolini, di affrontare i temi dell’evoluzione e dell’ecologia in chiave epico-comica, all’interno di una narrazione nella quale i problemi del presente si legano a quelli del passato.

LA BOMBA A CERVIA E BAGNACAVALLO
Venerdì 2 al Goldoni di Bagnacavallo andrà in scena la replica di The Children, testo di Lucy Kirkwood portato in scena da Elisabetta Pozzi, Giovanni Crippa e Francesca Ciocchetti e imperniato sulla cronaca della tranquilla pensione di due ingegneri nucleari. La bucolica tranquillità della coppia è però in realtà fragilissima, arrivando all’indomani di un disastro apocalittico e soprattutto cozzando con il ritorno nella loro vita di una ex collega, che non ha distolto l’attenzione dai destini dell’umanità.
Sabato 3 e domenica 4 alle 21 lo spettacolo andrà in scena anche al teatro Walter Chiari di Cervia. Tornando invece a Bagnacavallo, al Goldoni martedì 6 saranno protagoniste Daniela Giovanetti e Alvia Reale con Cuòre: sostantivo maschile, tappa della rassegna contemporanei dei «Teatri d’Inverno». Il tentativo sarà quello di scavare con la drammaturgia in luoghi della memoria e dell’intimità, per trasformare la propria vita in una cosa collettiva. Tra autobiografia e incubi, la voce umana diventa quella di animali, per poi trasformarsi in passi di danza e ricordi di canzoni.

LA NEVE DEL VESUVIO A FAENZA
Anche alla Casa del Teatro di faenza approdano i «Teatri d’Inverno» di Accademia Perduta, in particolare lunedì 5 alle 21 Andrea Renzi sarà protagonista de La neve del Vesuvio di Raffaele La Capria, serie di racconti che segnano le tappe della crescita di un bambini della Napoli degli anni ’30. Una voce adulta racconta il suo sentire bambino e, nel tessere il filo del passato e le figure che accompagnano la sua crescita finché il protagonista gradualmente non si stacca dal suo mondo infantile e acquisisce la consapevolezza della perdita dell’infanzia e della sua totalità di visione.

VITO «SCONCERTATO» A FUSIGNANO
Tornerà a rinnovarsi, martedì 6 alle 21 all’Auditorium Corelli di Fusignano, il sodalizio artistico fra Vito, il comico bolognese, e il Duo Sconcerto, composto da preparatissimi ed eclettici musicisti dell’ensemble Mariani. Al centro dello spettacolo, che di fatto è un’originale forma di reading con accompagnamento musicale, ci saranno letture di brani letterari e poesie scelti tra i più suggestivi di ogni tempo, da Jacques Prévert a Montale, da Patrizia Cavalli a Garcia Lorca, da Neruda a Nâzım Hikmet, da Dino Campana a Luciano Erba.

CASABIANCA A MASSA LOMBARDA
Sabato 3 dicembre alle 21 alla sala del Carmine prosegue la «Massa di risate» organizzata dalla Bottega del Buonumore con Siamo tutti italiani, ma solo noi siamo romagnoli, monologo attraverso il quale il comico omaggia la sua terre e le genti romagnole, dai racconti di campagna al controverso rapporto con chiesa, gli aneddoti della scuola e le storie dei bar di paese.






 
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