Riccardo Isola - «Non so quale possa essere il segreto di questo successo, quello che posso dire è che in tutti questi anni non abbiamo mai abbassato l’asticella della qualità». Così, Francesco Piromallo, gestore e proprietario della «Bottega dei Portici» di Palazzuolo sul Senio commenta l’ennesima entrata del suo locale nella guida «Osterie d’Italia 2018».
Un’offerta di cibo e vino che da un quarto di secolo ha sempre cercato di rappresentare la migliore Italia del bere e del mangiare in questa terra di confine tra Romagna e Toscana. «Una sfida non semplice e banale - conferma - ma che ci ha dato non poche soddisfazioni». Se dal punto di vista dell’offerta enologica «abbiamo abbassato un po’ la quantità, ma mai la qualità, di etichette (siamo anche arrivati ad averne anche un migliaio), sul cibo posso definire la nostra offerta come di frontiera. Sei i primi piatti preparati rispecchiano il grande savoir-faire romagnolo della pasta tirata al mattarello, sui secondi l’imprinting è prettamente toscano con tagli di carne sempre freschissimi e succulenti».
Non manca poi una vetrina super fornita con eccellenze del mondo caseario e norcino dove poter acquistare a fine pranzo o cena alcuni dei più importanti testimoni della tradizione gastronomica e alimentare nazionale.
La «Bottega dei Portici» si può dire che abbia sfidato le mode del gusto e dei cambiamenti legati alla «wine and food experience» dando un’interpretazione autentica, tradizionale e personale di quali e quante preziose testimonianze sono conservate nello scrigno agroalimentare chiamato Italia.
«Ci abbiamo messo e ci mettiamo impegno - spiega il titolare - ma sappiamo che non è semplice rimanere sempre al top. I gusti cambiano, le diete e le mode gastronomiche pure ma puntando su materie prime di altissima qualità, salutari e gustose crediamo di poter continuare a contribuire a modo nostro a quel racconto dell’Italia del gusto che ci invidiano e ci copiano in tutto il mondo».
Per informazioni sul locale: www.facebook.com/La-Bottega-Dei-Portici.