Nuovo Codice della Strada: stretta su chi guida alterato o al cellulare

Romagna | 06 Aprile 2024 Cronaca
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Con l’ok dal Senato, il nuovo Codice della Strada potrebbe entrare in vigore già prima dell’estate. Il primo via libera al DDL che lo riforma è arrivato dalla Camera: 163 voti favorevoli e 107 contrari. I 36 articoli che rileggono il Codice, fermo al 1992, devono ancora essere esaminati dal Senato, dove un fronte compatto formato dalle opposizioni e da decine e decine fra sindaci, assessori alla viabilità e associazioni di parenti di vittime della strada, inquadrano la proposta come «un passo indietro in cui nulla è stato fatto per ridurre la velocità». La riforma prevede una decisa stretta di vite verso chi guida ubriaco o drogato, chi utilizza il cellulare alla guida (ritiro immediato della patente da 15 giorni a 2 mesi, 5 punti e 250 euro di multa), e per chi abbandona gli animali sulla strada. Viene, poi, abolito lo «stato di alterazione»: se si è positivi ai test delle forze dell’ordine è automaticamente accertata la presenza nell’organismo di sostanze vietate. E ancora, tra le novità principali nuove regole per i neopatentati e l’uso degli autovelox. Abbiamo fatto il punto con i tre Comandanti delle Polizie locali di Ravenna, Unione della Romagna faentina e Bassa Romagna, Andrea Giacomini, Vasco talenti e Paola Neri. «Non è una riforma pensata all’ultimo minuto, ma tiene conto dei suggerimenti arrivati al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti negli anni- ha spiegato Giacomini. Dal 1992 il Codice è stato riformato già diverse volte con l’introduzione di modifiche importanti, penso, ad esempio, all’inasprimento sanzionatorio del 2008 per la guida sotto effetto di alcol o sostanze stupefacenti. Anche questa volta, per dimensione e numeri di articoli del Codice che vengono toccati si tratta di una riforma importante e, credo, necessaria».
AUTO DI CILINDRATA PIU’ ALTA PER NEOPATENTATI
Secondo il nuovo Codice, i neopatentati potranno guidare auto più potenti. Per molti una norma di buon senso che non costringe le famiglie ad acquistare un’auto ad hoc per i figli, secondo altri una «concessione» che rappresenta un passo indietro sulla sicurezza. «Partendo dal presupposto che con la patente B si è abilitati alla guida di ogni autovettura, penso che questa sia una misura ragionevole che non preclude la libertà di guidare ai figli di nuclei familiari meno abbienti. Famiglie che magari hanno una Volswagen Golf di quindici anni che, però, ha una cilindrata media che, fino ad oggi non poteva essere guidata da un neopatentato. Non lo vedo come un passo indietro sulla sicurezza tenuto anche conto che la Commissione trasporti ha stabilito che, pur restando fermo il divieto per i neopatentati, che passa da 1 a 3 anni dal conseguimento della patente, di guidare veicoli di grossa cilindrata, fosse necessario fissare un limite di potenza più alto, in modo da tener conto della cilindrata di un’autovettura di media potenza». D’accordo anche Talenti, sicuro che l’innalzamento degli anni del divieto di guidare auto di grossa cilindrata compenserà il limite di potenza. «Non credo che il problema sia l'auto più o meno potente- ha concluso Neri, una velocità di 50 km/h può già essere pericolosa in un contesto urbano- aggiunge Neri; credo che si tratti sempre di una questione culturale che deve mettere in primo piano il rispetto delle regole e il senso di responsabilità di ognuno di noi. Bisogna comprendere che il rispetto delle regole va a beneficio di tutti soprattutto quando si parla di circolazione stradale».
STRETTA PER CHI GUIDA AL CELLULARE
Guidare telefonando è diventata, purtroppo, un’abitudine consolidata, un comportamento molto pericoloso sia per sé che per gli altri. La riforma prevede che chi viene trovato con il cellulare alla guida rischierà la sospensione della patente in caso di recidiva e la decurtazione da 8 a 10 punti sulla patente. «Molti pensano ancora che si possa guidare anche facendo altre attività come, appunto, telefonare- ha spiegato Giacomini- ed aumentare l’importo delle sanzioni associando una decurtazione di punti non penso produrrà un effetto immediato che, invece, potrebbe esserci se tanti automobilisti iniziassero a perdere la patente e a dover pagare multe importanti. Anche per la cintura di sicurezza, obbligatoria dal 1988 e che oggi indossa il 99% dei guidatori, si è dovuti passare per una lunga stagione di sanzioni prima di “sdoganarla”. Credo che la tecnologia potrebbe facilitare anche in questo senso: come per la cintura potrebbe esserci un suono che “disturba” se la vettura “sente” che sei al cellulare». «É quanto mai necessaria una campagna educativa su più livelli perché il mancato rispetto delle regole deve diventare un disvalore sociale- ha aggiunto Neri. Quando guidiamo non dobbiamo parlare al telefono, così come non dobbiamo bere prima di metterci alla guida, entrambi questi comportamenti riducono l'attenzione e la nostra capacità di reazione con effetti disastrosi che sono sotto gli occhi di tutti». E se molti, oggi non solo telefonano, ma mandano anche messaggi in auto, è palese come la sicurezza venga messa in secondo piano. «L’utilizzo manuale di un cellulare alla guida incide sulla corretta manovrabilità del veicolo e sulla concentrazione- ha concluso Talenti- e il vivavoce, presente in tutte le nuove vetture che consente di telefonare senza incorrere in sanzioni non è ancora utilizzato come dovrebbe. L’aumento delle sanzioni è stata pensata in maniera corretta, ma credo non sarà un deterrente sufficiente ad estirpare un comportamento molto pericoloso e da bandire».
USO DI SOSTANZE: LA SANZIONE SCATTA SUBITO
Tolleranza zero per chi guida ubriaco o drogato. Attualmente è previsto che venga accertato lo stato di alterazione psico-fisica e non è sufficiente che venga provata la presenza della sostanza nel sangue, mentre con la riforma la sanzione potrà scattare dopo un primo controllo. «Lo trovo giusto, così come la sospensione breve della patente a seguito di una serie di infrazioni gravi come la guida contromano e in relazione al numero dei punti ancora disponibili- ha commentato Talenti-: si tratta di norme che andavano irrobustite e che verranno sostenute da campagne informative. Se pensiamo alle stragi del sabato sera nelle quali basta la stanchezza accumulata durante la settimana a portare un colpo di sonno che fa perdere il controllo dell’auto, figuriamoci quanto possa essere pericoloso guidare alterati. L’introduzione del dispositivo alcolock, l’etilometro installato in auto che impedisce l’avviamento del motore se il tasso alcolemico del guidatore è superiore a zero so che ha riscosso buoni risultati in Europa, ma sono le nome comportamentali che devono essere modificate diversamente non si potrà arrivare ad una svolta significativa.(Marianna Carnoli)
 
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