Nuoto, Gaddoni e Maltoni sono gli assi del Club 2000 Faenza: «La nostra vita tra lo studio e la piscina»
Irene Roncasaglia
Da settembre la squadra agonistica faentina del Nuoto Club 2000 si allena con costanza in vista delle competizioni più attese della stagione. Andrea Maltoni, classe 2006, categoria Cadette, e Alex Gaddoni, 2008, categoria Ragazzi, ci parlano della loro esperienza in acqua e delle gare che affronteranno nelle prossime settimane.
Come è iniziata la vostra passione per il nuoto? Oggi cosa vuol dire per voi questo sport?
Gaddoni: «L’interesse per il nuoto me l’ha trasmesso mia mamma, fin da quando ero bambino, facendomi frequentare corsi di nuoto. Ora il nuoto rappresenta il momento della giornata in cui tutti i miei problemi e le mie preoccupazioni svaniscono, mi fa sentire meglio».
Maltoni: «La passione per il nuoto è iniziata poco prima di entrare nell’agonismo, infatti da piccolina non mi piaceva andare ai corsi in piscina, poi mi sono appassionata sempre di più ed è diventato impossibile farmi uscire dall’acqua. Per me questo sport oggi ha un grande significato, vuol dire tante soddisfazioni ma anche tanti sacrifici e sforzi, vuol dire svago e divertimento ma allo stesso tempo anche concentrazione e organizzazione».
Come riuscite a conciliare lo studio con gli allenamenti in acqua? Che scuola frequentate e qual è la vostra organizzazione tra scuola e sport?
Gaddoni: «Con l’organizzazione scolastica quest’anno vado abbastanza bene, per fortuna la scuola che frequento non richiede troppo studio».
Maltoni: «Conciliare studio e allenamenti non è facilissimo, ma essendo sempre stata abituata così non è un grande problema, anche se ultimamente, frequentando il quinto anno di liceo linguistico, è un po’ più difficile. Non mi reputo una persona particolarmente organizzata, infatti non pianifico ogni singola cosa per lo studio. Però quello che più mi aiuta è stare attenta in classe, portarmi avanti quando posso e non perdere tempo nei momenti di studio, anche se dopo gli allenamenti la stanchezza si fa sentire e la concentrazione non è sempre al massimo».
Pensate che stress o difficoltà didattiche possano influenzare le vostre prestazioni?
Gaddoni: «Non credo che gli impegni scolastici possano condizionare in alcun modo i miei risultati sportivi».
Maltoni: «Sono convinta al cento per cento che stress e difficoltà scolastiche abbiano un’influenza sulla mia prestazione, che possa essere positiva o il più delle volte negativa. Di sicuro io lo sento molto, e penso che sia lo stesso per molti altri atleti».
Che cosa apprezzate maggiormente del tempo passato in piscina e perché?
Gaddoni: «Sicuramente ottenere i risultati sperati dopo tante ore di allenamento e fatica, per non parlare ovviamente della buona compagnia che c’è in acqua».
Maltoni: «Ci sono tante cose che apprezzo del tempo passato in piscina; primo tra tutti sentirmi più libera e leggera, senza lo stress scolastico, ma anche l’ambiente che si è creato tra noi atleti della squadra e poi la soddisfazione di ottenere buoni risultati dopo tanti sforzi, e quella agitazione che senti prima della gara che ti porta la carica e il brivido della competizione».
Tirando le fila della scorsa stagione cosa direste? Siete soddisfatti? Quale è stato il migliore risultato?
Gaddoni: «Riguardo all’anno passato sono abbastanza soddisfatto, il traguardo più importante secondo me è stata la qualificazione ai campionati italiani estivi di categoria in vasca lunga, disputati ad agosto al Foro Italico a Roma, siccome gareggiavo con atleti più grandi di me e mi sono saputo mettere in gioco nonostante questo ostacolo».
Maltoni: «La scorsa stagione è stata abbastanza difficile, soprattutto dal punto di vista psicologico. La considero in parte deludente, per la mancata qualificazione ai criteria nazionali giovanili in vasca corta, e in parte soddisfacente. Sia per i buoni risultati ottenuti sia a livello regionale, con numerosi tempi migliorati, sia per la qualificazione ai campionati italiani estivi a Roma, anche se non nella gara che mi aspettavo e non nelle condizioni migliori. Il miglior risultato è stata la medaglia d’argento nei 200 dorso alle finali regionali estive che mi ha consentito il pass per gli italiani a Roma».
Come è iniziata questa stagione agonistica per voi e in generale per la squadra faentina?
Gaddoni: «Per me questa stagione agonistica è iniziata molto bene, ho raggiunto già la qualificazione per i criteria che si terranno ad aprile. Per ora sono molto soddisfatto, spero di continuare così».
Maltoni: «Penso che tutto sommato quest’anno sia iniziato bene, soprattutto Considerando che alcuni miei compagni di squadra si sono già migliorati in alcune gare. Ci siamo tolti anche qualche soddisfazione vincendo varie medaglie ai trofei a cui abbiamo partecipato negli scorsi weekend. In generale stiamo lavorando bene soprattutto in vista dei regionali e della Coppa Caduti di Brema che si terrà il 23 dicembre a Riccione».
Che gare avete disputato fino ad ora e con che risultati?
Gaddoni: «Per ora ho fatto le gare in cui mi trovo meglio, ovvero le varie distanze nei misti e nel delfino, con risultati ottimi per essere solo ad inizio stagione».
Maltoni: «Fino ad ora abbiamo partecipato al terzo trofeo Città di Rimini, come prima gara, con tempi per me non troppo soddisfacenti, ma comunque da podio. Il Nuoto Club ha ottenuto un ottimo posto in classifica grazie alle prestazioni di tutti quanti. A fine ottobre, invece, siamo stati impegnati nell’undicesimo trofeo di Riccione, competizione di livello molto più alto, in alcune gare mi sono migliorata rispetto alla settimana prima, ma c’era ancora molto da lavorare. A metà novembre siamo stati a Genova, al Trofeo Nico Sapio, a cui abbiamo partecipato solo in otto, essendo una gara di livello nazionale con tempi limite. Invece a fine mese abbiamo gareggiato a Ravenna al Trofeo Mosaico in vasca lunga, con alcuni risultati buoni, altri meno, ma anche qui la società si è classificata in buona posizione grazie alle medaglie vinte da molti di noi. Nel complesso direi che i risultati ottenuti mostrano il buon lavoro che stiamo facendo».
Cosa vi aspetta prossimamente? Quali gli obiettivi di quest’anno?
Gaddoni: «Sicuramente l’obiettivo principale è di mantenere questo andamento e sperare magari in un podio ai campionati italiani».
Maltoni: «In primis nel mese di dicembre le qualificazioni per i regionali, poi la Coppa Brema, mentre a gennaio le seconde prove. L’obiettivo è la qualificazione, innanzitutto ai regionali, e il raggiungimento del tempo limite sia per i criteria sia per i campionati nazionali giovanili estivi».
Credete che la costanza con cui praticate questo sport vi possa insegnare anche ad affrontare situazioni quotidiane?
Gaddoni: «Ovviamente sì, questo sport secondo me ti aiuta a non mollare e a crederci anche in momenti in cui sei giù di corda. Ad esempio, quest’estate mi ero infortunato al tendine quattro giorni prima dei campionati italiani, ma con determinazione e grazie alle parole del mio allenatore che mi hanno rafforzato, sono andato bene».
Maltoni: «Certo, infatti il nuoto insegna costanza, rigore, attenzione ai dettagli, concentrazione, ma insegna anche l’accettazione della sconfitta. In generale le circostanze che si creano nel piccolo mondo della piscina si possono riscontrare anche in numerose situazioni quotidiane riguardanti scuola, lavoro, amici e famiglia».