Natale, da Bagnacavallo Deco riduce la produzione: "Periodo simile alla Pasqua"
Silvia Manzani
«La tendenza degli ultimi anni, che vede il mercato delle ricorrenze natalizie non in crescita, unitamente a quel che è successo la scorsa Pasqua con le colombe ha indotto la Deco a pianificare una campagna natalizia cautelativa in leggero calo rispetto all’anno precedente». Per Paolo Geminiani e Luca Alessandri, rispettivamente Direttore commerciale Italia e marketing director food & business unit director international markets di Deco Industrie, il periodo in corso è in parte paragonabile a quello primaverile: «Per entrambe le festività - spiega Geminiani - siamo molto presenti nella fascia della pre-campagna, quella del prodotto in sacchetto. Prima del lockdown dello scorso marzo la campagna era andata bene, poi il blocco totale ha fermato tutto, anche perché i consumatori che si rivolgono alla grande distribuzione cercano in prevalenza, in periodi come questi, prodotti di prima necessità. In questo senso, ora vediamo le stesse dinamiche, anche se possiamo dire che il vero andamento del Natale lo registreremo solo nelle tre settimane che lo precedono». Mentre Deco, dunque, continua a consegnare, la produzione si è fermata prima degli anni scorsi: «Il nostro obiettivo è riuscire a finire il prodotto che abbiamo, evitando svendite post campagna». Del resto, a oggi in Italia il mercato delle ricorrenze è al -6%: «Un dato - precisa Alessandri - legato all’andamento dei contagi, al fatto che i consumatori hanno spesso paura a recarsi nei punti vendita, al calo degli ipermercati di grande metratura e alla minor tendenza della Gdo a portare a casa il prodotto. Fenomeni che si accompagnano al calo degli assortimenti». Se il 50% dei panettoni, l’azienda di Bagnacavallo, li vende all’estero, dove ha iniziato a consegnare prima, le implicazioni più negative sono invece sul mercato italiano: «Qui si vive alla giornata - aggiunge Geminiani - e non ci aspettiamo certo una chiusura positiva della campagna. Ne gestamo dai primissimi anni ’90 e, tra Natale e Pasqua, non si era mai vista una situazione del genere. Se le vendite di Pasqua sono sempre altalenanti perché legate al periodo in cui cade, quelle di Natale sono in genere stabili: c’è l’anno in cui vanno di più i farciti, quello in cui piacciono gli incartati a mano ma non sono cambiamenti rilevanti». Ed è proprio l’incartato a mano, conclude Alessandri, il prodotto sul quale Deco oggi punta: «In questo ambito, abbiamo rilanciato la gamma di panettoni e pandoro “Fornai e Pasticceri” realizzata al 100% con grano Italiano utilizzando ingredienti di alta qualità in un progetto di filiera agricola con aziende locali. Speriamo, da un lato, che nonostante il periodo difficile, per festeggiare la vigilia o il giorno di Natale le persone optino per un prodotto di maggiore qualità, anche se con un prezzo un po’ più alto. Dall’altro, speriamo possa continuare la tendenza ad “allargare” il Natale, ovvero a continuare a consumarne i prodotti anche in altri mesi dell’anno, come per i biscotti. In questo senso, avere un prodotto buono ma conveniente fa la differenza».