MotoGp, domenica si assegna il Mondiale, parola a cinque esperti: «Ducati-Bagnaia, il Mondiale è lì: pochi rischi e la vittoria è vostra»

Romagna | 05 Novembre 2022 Sport
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Da 15 anni Ducati aspettava questo momento: il potersi giocare il Mondiale piloti con il servizio in mano e un cospicuo vantaggio, dopo una lunga astinenza in cui Yamaha e Honda hanno spadroneggiato e in cui la «rossa» di Borgo Panigale aveva al massimo raggiunto il platonico titolo di vicecampione con il forlivese Dovizioso. Il 2022 passerà infatti alla storia come l’anno dell’epico recupero di Francesco Bagnaia su Fabio Quartataro. Il piemontese della Ducati ha risucchiato qualcosa come 90 punti al francese della Yamaha e domenica prossima si presenta a Valencia con un vantaggio di 23 punti. Per i matematici, impossibile perdere il Mondiale, per gli scaramantici l’occasione per sciorinare tutte le più evidenti sfortune di piloti dalla creazione della ruota. Abbiamo chiesto ad alcuni addetti ai lavori cosa ne pensano del Mondiale e soprattutto come vivranno il momento che ci aspetta domenica, con la palla match sulla racchetta di Bagnaia.

DAVIDE TARDOZZI
(TEAM MANAGER DUCATI)
«Facendo i dovuti scongiuri se Bagnaia e Ducati dovessero vincere la corona iridata ritengo che sarebbe del tutto meritata, sia per una casa come Ducati che ha sempre continuato a sviluppare, a innovare con tenacia e determinazione e sia per il pilota, che ha sempre lavorato duramente senza mai abbattersi neanche quando il distacco da Quartararo, che è campione in carica e non uno qualunque, era consistente ed ai più sembrava incolmabile anche perché aveva davanti pure Espargaro con una Aprilia che andava molto forte». Si è parlato fin troppo del gioco di squadra: «Si è letto e sentito di tutto ma la realtà è solo una e cioè che finora Ducati non ha dato ordini di scuderia, ma solo indicazioni ai propri piloti di evitare rischi eccessivi, ciò non toglie che se a Valencia dovesse essere utile alla causa daremo ordini, ma solo perché è l’ultima e decisiva corsa. Tengo a rimarcare che quello finora conquistato da Pecco è totalmente frutto del suo lavoro senza alcun aiuto come dimostrano anche le varie battaglie nelle gare, non a caso in questa stagione ha già vinto sette corse e questo credo dica tanto».

LUCIO CECCHINELLO
(TEAM OWNER LCR HONDA)
«E’ stata una sfida bellissima e comunque andrà a finire sarà una domenica bellissima. Quartararo sembrava competitivo ed irraggiungibile all’inizio del campionato ed ha acquisito tanto distacco, ma poi Bagnaia, ben supportato dalla Ducati, ha iniziato a recuperare e le due battute di arresto di Quarataro, tra Thailandia ed Australia, hanno fatto il resto. Posso dire che nella seconda parte dalla stagione la Ducati ha lavorato bene, hanno continuato a presentare tante novità. Ma adesso c’è Valencia e la posta è importantissima. Non c’è certo bisogno di dare consigli a nessuno ma se io avessi un pilota in lizza per il Mondiale riguarderei tutte le tutte le gare disputate fino ad ora per metterlo nelle condizioni di avere la moto messa più a punto possibile per la gara e più facile da guidare, cercando inoltre di isolare il pilota dal mondo e di evitare la maggior pressione dall’esterno».

LORENZO BALDASSARRI
(PILOTA EVAN BROS)
«La Ducati ha finora dimostrato di essere una moto molto completa, senza punti deboli, ed anche se Valencia non è proprio una pista apparentemente ideale ha però dimostrato di essere più che competitiva su ogni circuito e quindi ritengo che Bagnaia abbia il 95/98% di possibilità di vincere il titolo che merita ampiamente per la stagione finora disputata. E’ un pilota forte e talentuoso e con la moto cucita addosso come la sua Ducati commette pochissimi errori». Quando lei era nel motomondiale come lo vedeva?  «Siamo cresciuti insieme anche se poi abbiamo seguito strade diverse, come dicevo Pecco ha molto talento e fin dagli inizi ha sempre guidato bene facendo anche le scelte giuste di squadre e moto crescendo gradatamente e facendo esperienza fino ad arrivare in vetta. Domenica non sarà attendista e guiderà non gestendo ma attaccando in modo ragionato».

FABIO EVANGELISTA
(TEAM MANAGER EVAN BROS)
«Sono tanti e troppi anni che Ducati non vince il titolo iridato e quindi, se dovesse spuntarla, ben arrivato a Bagnaia nell’olimpo dei grandissimi, tanto di cappello, è bravo, è serio ed è un ottimo professionista, ritengo abbia il 90% di probabilità di conquistarlo con merito. Se la spunterà avremo una casa italiana al vertice massimo surclassando i costruttori giapponesi abituati a dominare che sono invece in evidente difficoltà. Ritengo che anche nel prossimo campionato faticheranno molto, l’unico che può ridurre il gap rispetto a Ducati è Marquez con la Honda, che al meglio della condizione potrebbe tornare a giocarsi il titolo».  Per Ducati è vicino il titolo MotoGp con Bagnaia ed anche quello Sbk con Bautista, potrebbe diventare una stagione trionfale. «In entrambi i campionati si stanno dimostrando superiori perché hanno messo in campo le tecnologie e le motivazioni giuste, ed ora ne raccolgono i frutti».  Si è tanto parlato del gioco di squadra, con gli occhi di team manager cosa ne pensa? «Dobbiamo renderci conto dei grandi sforzi finanziari che ci sono alla base, da anni Ducati insegue il titolo ed è quindi comprensibile che ci sia gioco di squadra, Bastianini pure essendo di un team satellite è pagato dalla Ducati e quindi quelle battaglie nelle ultime gare con Bagnaia non dovevano essere così spinte con il rischio di cadute, è giusto che un ducatista dia una mano».

CLAUDIO COSTA
(CLINICA MOBILE)
«La scaramanzia e la matematica lasciano ancora aperto il pronostico, ma per quanto mi riguarda la Ducati e Pecco Bagnaia saranno campioni del mondo per la felicità e l’entusiasmo di tuti gli appassionati di motociclismo. Sarebbe una vittoria meritatissima».
(pareri raccolti da Gabriele Cocchi e Massimiliano Regazzi)
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