Motociclismo, una partenza falsa per Di Giannantonio (Gresini Racing) a Sepang
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Appena 38 giri (miglior tempo 2.02’596s) per Fabio Di Giannantonio nella tre giorni di Sepang, test dedicato a rookie della categoria e collaudatori. L’italiano del Team Gresini Racing, fermato da una gastroenterite al termine della prima giornata, non è stato più in grado di scendere in pista e attualmente sta recuperando in vista dei prossimi due giorni di test sempre sul Sepang International Circuit che si terranno nelle giornate di sabato 5 e domenica 6.
LE CONDIZIONI FISICHE. Premesso che il pilota è stato sottoposto a tutti i protocolli/controlli del caso (test antigeno e test molecolare entrambi negativi), ecco la diagnosi del dottor Michele Zasa, responsabile della clinica mobile: “Fabio soffre di una semplice gastroenterite che ha iniziato a manifestarsi al termine della prima giornata di test. È una cosa abbastanza normale e frequente quando viaggiamo nel sud-est asiatico, ma ha causato una forte disidratazione che non gli permette al momento di guidare in sicurezza. A scopo precauzionale è stato tenuto a riposo in questi due giorni e si spera possa recuperare al 100% per le prossime due giornate. È già sul cammino del recupero, ma sarà necessario monitorare la situazione nelle prossime ore”.
IL TEMPO PERDUTO. Inutile sottolineare quanto fosse importante questo test, specialmente per un rookie. Donatello Giovanotti, ingegnere di pista del numero 49, ha dovuto riprogrammare praticamente tutto il lavoro. “L’idea di questa tre giorni era capire la moto, ma soprattutto le gomme. Dopo un primo giorno abbastanza positivo nonostante i pochi giri nei quali è stata utilizzata esclusivamente la mescola media, il programma prevedeva un test con l’altra mescola e una mini-simulazione di gara per capire il comportamento della moto e tutte le strategie di elettronica. Difficile recuperare questo tempo nei due giorni che ci rimangono qui a Sepang: proveremo a riprendere da dove abbiamo lascito dopo il day1, quindi, testare l’altra mescola e metterci in una situazione di gara, ma è ovvio che non potremo concentrarci su elettronica e setup”.