Motociclismo, parte il Mondiale Superbike con il debuttante Caricasulo: "Per adesso puntiamo alla top 10"

Romagna | 28 Febbraio 2020 Sport
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Massimiliano Regazzi
Corona o non Corona, arriveremo a Phillip Island. Finalmente termina il torpore del motociclismo che conta e come tradizione tocca alla Superbike rompere il ghiaccio con la gara australiana, rimasta un po’ in forse nel periodo degli incendi ma confermata, quando scriviamo, nonostante i vari problemi di virus. L’attesa è tanta. Basti pensare, ad esempio, che la Honda sarà presente ufficialmente, stanca del dominio Kawasaki. Inoltre, per la nostra terra, c’è grande attesa per quanto possa fare Federico Caricasulo. Riuscirà il debuttante ravennate a fare quello che suoi illustri predecessori, leggi Davide Tardozzi o Marco Melandri, non sono riusciti a fare, ovvero portare a Ravenna il titolo mondiale? Le aspettative sul portacolori Grt Yamaha sono tante, ma ovviamente la gavetta è molto lunga. Come hanno dimostrato anche i test di Phillip Island di inizio settimana, una sorta di pre-gara. Federico è apparso molto telegrafico nelle sue conclusioni al termine di queste prove: «Il feeling? Diciamo che sembra un po’ meglio. Da dove siamo partiti, abbiamo fatto tante prove e verso l’ultimo round abbiamo capito che strada prendere. Quindi questa è una buona base per venerdì. Cercheremo di avvicinarci più ai primi: stare nella top 10 dovrebbe essere un bell’obiettivo». Caricasulo è stato anche protagonista di una caduta causata dalla chiusura dell’anteriore: per fortuna nulla di grave ed anzi è servita per metter ancora più a punto la moto.

GRANDE INCERTEZZA
Assieme a Michael Ruben Rinaldi (pilota di Santarcangelo), Federico sarà tra l’altro l’unico portacolori italiano nella lista dei piloti permanenti del mondiale e comunque può contare sull’amicizia di Marco Melandri, che gli ha dato qualche dritta: «Marco mi ha sempre dato qualche consiglio in generale, anche sull’ultimo settore di Phillip Island, e anche su altre piste. Nell’ultimo settore, in realtà, sono sempre andato abbastanza bene, mentre ho faticato nel terzo e le problematiche che ho in Superbike sono più o meno le stesse che avevo lo scorso anno in Supersport, ma ingigantite», ha confidato nel dopo test ad una delle testate ormai più autorevoli, ovvero Gpone. Un altro elemento di interesse è il confronto interno con il compagno di squadra, ovvero lo statunitense Garrett Gerloff, che conosce poco le piste, ma meglio la Yamaha. La pista australiana, che è quella con più gare disputate per questa disciplina, saluterà anche un Caricasulo quasi recordman come pilota più giovane (23 anni), sorpassato di pochi mesi dalla stella turca Toprak Razgatlioglu, uno dei pretendenti al titolo. A proposito: chi vincerà questo campionato? Favoritissimo Jonathan Rea (Kawasaki) e occhi puntati su Scott Redding che, dopo aver vinto l’importantissimo campionato inglese della Superbike, si affaccia al Mondiale con la Ducati ufficiale e Chaz Davies come compagno. La Honda fa sul serio con Alvaro Bautista e Ron Haslam (possibile sorpresa del campionato) e guai sottovalutare i vari portacolori Yamaha, come Michael Van Den Mark e Loris Baz, oltre a Lowes e naturalmente a Tom Sykes e la Bmw. Insomma ci sarà da divertirsi e tanto, con tantissimi protagonisti annunciati e tantissima incertezza.
 
SUPERSPORT
Sul fronte Supersport, il team ravennate Evan Bros sembra aver già trovato il degno sostituto della magica coppia Krummenacher/Caricasulo con il forte Andrea Locatelli, già velocissimo, mentre rimane il punto interrogativo sulla partecipazione di Ayrton Badovini. Purtroppo il team per cui doveva gareggiare ha ancora qualche problema, da quello che abbiamo potuto apprendere mentre stiliamo il pezzo. E’ più facile ottenere la password di un conto di Silvio Berlusconi piuttosto che qualche dichiarazione o novità: Badovini dichiara che bisogna attendere il comunicato del team, ma se non ci saranno altri intoppi il debutto dovrebbe avvenire in Europa. Di sicuro sono attese novità ufficiali durante il weekend australiano. E’  comunque (anche) questa la cartina al tornasole di un motociclismo che vuole brillare ma ormai si sta trasformando in un nobile decaduto. 
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