Motociclismo, il ravennate Tardozzi alza l'asticella: «Ducati, nel 2022 voglio il Mondiale piloti»

Gabriele Cocchi
E’ terminata da qualche settimana la stagione della MotoGp, archiviata con il titolo piloti per Quartararo su Yamaha e quello costruttori alla Ducati per il secondo anno consecutivo e terzo in totale. Nel computo complessivo le vittorie per la rossa di Borgo Panigale sono state sette (nell’ultima a Valencia tre rosse sul podio) di cui quattro con Bagnaia, due con Miller e una con Martin, oltre a 11 pole position. L’ambizione in casa Ducati è il titolo piloti ma quello costruttori non è un contentino, come confermano le parole del team manager Ducati in MotoGp, il ravennate Davide Tardozzi: «I numeri snocciolati sono importanti e siamo soddisfatti della stagione, abbiamo conquistato due titoli, quello costruttori e quello dei team, direi che è la base ottimale per la prossima stagione in cui Ducati avrà come obiettivo il titolo piloti».
Tornando a questa stagione, avete qualche rammarico per come Bagnaia ha terminato con un crescendo impressionante prendendosi 4 vittorie nelle ultime 6 gare ma senza poter lottare per l’iride fino alla fine?
«Nessun rammarico perché a fine campionato si tira una riga ed i pro e i contro ci sono per tutti, se qualcuno ha fatto più punti il motivo ci sarà e quindi onore all’iridato Quartararo».
Valutazione su Bagnaia e gli altri Ducatisti?
«Siamo contenti di quanto fatto da parte di tutti perché, oltre al talento, hanno dimostrato di riuscire a sfruttare il potenziale della nostra Desmosedici. Ritengo siano maturati al punto da poter lottare, oltre che per le vittorie, anche per la corona permettendoci di guardare al futuro con ottimismo anche perché tutti sono di giovane età».
Il regolamento non prevedeva modifiche in questo campionato per le restrizioni dovute al Covid, mentre ora già nei test avete portato novità. Cosa riguarderanno?
«Siamo intervenuti su motore e aerodinamica cercando di portare alcune migliorie senza stravolgere quanto già di buono vi era».
Al via della stagione MotoGp 2022, oltre a Bagnaia, Miller, Zarco, Martin, Marini e Bastianini, arriveranno anche Bezzecchi e Di Giannantonio per un totale di ben 8 moto schierate in griglia. Non si corre il rischio di disperdere energie? 
«Assolutamente, siamo ben attrezzati per supportare tutti al meglio».
Quali saranno le squadre più agguerrite che Ducati dovrà affrontare nella corsa al titolo piloti?
«La Yamaha di Quartararo campione in carica e del compagno Morbidelli, la Suzuki che è molto competitiva con la sua guidabilità e maneggevolezza e con Mir e Rins che sono molto veloci, oltre ovviamente alla Honda di Marquez se sarà al meglio della condizione. La Ktm la vedo più discontinua con alti e bassi, penso comunque che verrà fuori un campionato equilibrato ed avvincente fino alla fine con corse belle e spettacolari».
A proposito di Marquez, come vede la sua situazione?
«Non giudico mai a casa degli altri, dispiace la sua situazione sia sul lato umano che sportivo, ritengo ci sia stato un errore all’inizio che poi si continua a portare dietro. Rimane comunque il fatto che troverà avversari sempre più agguerriti e consapevoli della propria forza che gareggiano senza alcun timore di sorta».
Michele Pirro, oltre che collaudatore, disputerà come sempre alcune corse del Mondiale?
«Michele è molto bravo, veloce e dà ottime indicazioni fornendoci un pacchetto eccezionale che è formato da sapienti consigli. Nello stesso tempo è molto veloce in pista come ha sempre dimostrato, sicuramente disputerà le tre gare consentite come wild card, al Mugello, a Misano e probabilmente a Valencia».