Motociclismo, Gresini Racing, la «Bestia» e il «deb»: «Carichi e affiatati, noi siamo pronti»
Tomaso Palli
Quando domenica, nel circuito di Losail, si spegneranno i semafori dando il via al Mondiale di MotoGp, ci sarà anche Fausto. E non si tratta di una frase fatta per ricordare chi oggi, ahinoi, non c’è più da un anno. È la realtà in un mondo, quello del Motomondiale, che non ha mai dimenticato Fausto Gresini, dimostrando affetto ancor prima all’uomo che al pilota e manager. A farsi carico del suo sogno ci ha pensato la famiglia con la moglie Nadia Padovani capace di prendere le redini della squadra. E così, nell’anno che probabilmente verrà ricordato come il primo senza Valentino Rossi in griglia - anche se chi scrive è irremovibilmente convinto che le tribune di mezzo mondo saranno ancora tappezzate dalla celebre marea gialla - la MotoGp ritrova come team indipendente la squadra fondata e portata avanti dal compianto ex pilota romagnolo: il sogno di Fausto è così realtà, a sette anni di distanza dall’ultima volta. In griglia (da qui l’incipit dell’articolo) sarà Gresini Racing MotoGp con a disposizione l’eccellente Ducati Desmosedici Gp21 - vice campione del mondo con Pecco Bagnaia - guidata da due giovani piloti che già Fausto Gresini aveva indicato nel progetto: Enea Bastianini, al secondo anno in classe regina, e il rookie Fabio Di Giannantonio. Come in ogni inizio, non manca l’ottimismo. E per di più, mai come in questo caso, fondato e con basi solidissime in virtù degli ottimi risultati ottenuti nei test asiatici, tra Malesia (Sepang) e Indonesia (Mandalika). Promosso a pieni voti è certamente Enea Bastianini, vice rookie of the year della stagione 2021 con il team Esponsorama Avintia, che si presenta in Qatar carico di aspettative: «Arriviamo prontissimi - ha dichiarato il «Bestia», campione del mondo Moto2 2020 - i test sono andati molto bene e l’affiatamento con la squadra è davvero incredibile. Fisicamente sono preparato e sento la moto già mia dal primo giorno in Malesia. La pista del Qatar mi piace tantissimo, avevo fatto benino già lo scorso anno ma adesso abbiamo più esperienza quindi meno parole e più pista». Quella stessa pista che il compagno di squadra, il debuttante Fabio Di Giannantonio, assaporerà per la prima volta con una MotoGp (dopo solamente i test). Il pilota romano arriva in MotoGp dopo il settimo posto della passata stagione in Moto2 tra alti e bassi e quella costanza di risultati mai trovata e che dovrà ricercare attraverso un lavoro di adattamento al mezzo e alla categoria di qualche gara. La fiducia nei suoi confronti non manca: una scelta di Fausto, con il quale aveva già lavorato, confermata poi della famiglia Gresini. Non sono però mancati intoppi e piccoli problemi nel percorso conoscitivo della Desmosedici Gp21 e di avvicinamento al primo appuntamento del Mondiale: «Arrivo da un mese complicato a livello fisico con qualche problemino (gastroenterite, ndr) che mi sono trascinato dalla Malesia in poi - ha commentato «Diggia» - ma arriviamo preparati e carichi con l’obiettivo di continuare il mio adattamento e crescere per trovare i primi punti subito».