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Per l'omicidio del vicino era stato condannato a 15 anni e 4 mesi in primo grado, pena impugnata sia dal pm Davide Ercolani che da moglie e 4 figlie della vittima che chiedevano l'ergastolo. L'Appello aveva aumentato la pena arrivando a 23 anni e la Cassazione l'ha resa definitiva qualche giorno fa per il 54enne Edi Zegarac, arrestato in flagranza il 12 gennaio 2022 per l'omicidio del 50enne Nicola Donadio. Entrambi vivevano nei prefabbricati nei pressi del depuratore di via Nazionale Adriatica interna, collocati in quel luogo dal Comune di Misano per cittadini in difficoltà economiche ed avevano litigato diverse volte tanto che la vittima aveva denunciato per lesioni il 54enne. Quest'ultimo ai carabinieri che l'avevano arrestato in flagranza aveva ammesso di aver aspettato che il 50enne rientrasse a casa dal lavoro per chiedergli di ritirare la denuncia e di averlo ucciso in un momento di "black out" mentale. Donadio era stato colpito diverse volte con un bilancere in ferro da palestra ed i vicini, sentite le urla, avevano chiamato i carabinieri ai quali il 50enne, esanime, aveva indicato il suo assassino. Il 54enne, desritto come una persona tranquilla, era stato trovato nel prefabbricato della vittima ed aveva dichiarato di non ricordarsi nulla dei minuti precedenti e di non riuscire a capire come fosse arrivato ad uccidere una persona.
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