Meldola, i nuovi vertici dell'Irst «Dino amadori»: Fabrizio Miserocchi presidente e Stefano Maffioli direttore generale

Romagna | 28 Settembre 2023 Cronaca
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Nominati i nuovi nuovi vertici dell'Irst Irccs "Dino Amadori" di Meldola. Alla presenza di Raffaele Donini, Assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, presentati pubblicamente oggi i rinnovati vertici dell’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori “Dino Amadori” IRST IRCCS. Nominati a fronte della naturale scadenza a luglio scorso del precedente mandato, si tratta del Presidente, dott. Fabrizio Miserocchi - indicato dalla componente privata del Consiglio d’Amministrazione - del Direttore Generale, dott. Lorenzo Stefano Maffioli (designato congiuntamente dalla componente societaria pubblica) che, a sua volta, per competenza, ha proposto al Consiglio d’Amministrazione la conferma, quale Direttrice Sanitaria, della dott.ssa Maria Teresa Montella.
Nel solco tracciato dal Prof Dino Amadori, i professionisti incaricati rispondono ad una profonda adesione a valori e obiettivi di IRST, oltre ad avere altissima professionalità ed esperienza. Caratteristiche fondamentali per far sì che l’Istituto - struttura pienamente integrata nel Sistema Sanitario Nazionale e Regionale, tra i suoi vertici nell’ambito onco-ematologico - possa raggiungere ambiziosi traguardi quali la realizzazione dell’integrazione dei percorsi di cura e ricerca con AUSL Romagna nel Comprehensive Cancer Care and Research Network, l’avvio della nuova Farmacia, il trasferimento nel futuro padiglione dell’Ospedale di Forlì della Degenza oncologica, l’affermare sempre più il ruolo di riferimento nello studio, nell’internazionalizzazione e nel trasferimento tecnologico in onco-ematologia.    

“Ho deciso di accettare questa carica per senso di responsabilità e di riconoscenza: era il 2014 quando approdai per la prima volta nel mondo dell’Oncologia romagnola come Direttore Generale dello IOR e, fino all’inizio del 2020, ho avuto la fortuna di poter lavorare gomito a gomito ogni giorno con colui che più di tutti ha contribuito alla crescita e alla diffusione della cultura della lotta contro il cancro sul nostro territorio, il prof. Dino Amadori.” spiega il Presidente, dott. Fabrizio Miserocchi. “Sono dunque fortemente motivato affinché l’Istituto che porta il suo nome mantenga e possibilmente migliori gli standard di ricerca e clinica che già oggi offre, e che gli sono riconosciuti in Italia e all’estero. Vorrei ringraziare chi mi ha ritenuto all’altezza di questo incarico: mi metto al servizio di questo progetto con le competenze e l’esperienza maturati finora sul campo, con l’obiettivo di poter garantire continuità ai valori umani e professionali che rappresentano le solide basi su cui è stato fondato l’IRST. Questo ovviamente non significa che il nuovo incarico andrà a discapito del mio compito all’interno dell’Istituto Oncologico Romagnolo: al contrario sarà l’occasione di fare ancora più squadra, anche perché ritengo che il ruolo del Terzo Settore sarà fondamentale per garantire di mettere sempre più la persona, e non la malattia, al centro della cura”.
"Per me è prima di tutto motivo di grande orgoglio poter rappresentare un Istituto d'eccellenza tra gli Irccs italiani e un punto di riferimento di livello nazionale e non solo per la ricerca e la cura in campo oncologico ed onco-ematologico" dichiara il Direttore Generale, dott. Lorenzo Stefano Maffioli. "Raccolgo un’eredità importante, il lavoro di chi mi ha preceduto e che ha permesso a IRST di crescere ed affermarsi. Metterò tutto il mio impegno e la mia dedizione in questa che è sicuramente una sfida. Personalmente poi, entrare in una realtà dedita alla ricerca, porta avanti un percorso iniziato nella mia formazione e proseguito con l'avvio della mia vita professionale: nei miei vari incarichi l’aspetto della ricerca e dello sviluppo ha sempre avuto un valore imprescindibile. Un cammino che prosegue, con entusiasmo, qui in IRST".
 "E' molto importante dare continuità al lavoro iniziato in IRST tre anni fa e per questo non posso che esserne felice" aggiunge la Direttrice Sanitaria, dott.ssa Maria Teresa Montella. "Percorrere accanto all'Istituto una nuova fase caratterizzata da crescenti ambizioni - sottolineo: ambizioni tutte a diretto e concreto beneficio del paziente e del sistema - è gratificante. In questi anni abbiamo dovuto affrontare diverse sfide e difficoltà, partendo dalla pandemia. Insieme le abbiamo superate. Non è mai mancata la collaborazione e l'unità d'intenti nel portare avanti i nostri obiettivi e centrare sempre nuovi traguardi. Risultati che si possono raggiungere solo grazie al quotidiano impegno del personale medico, infermieristico, tecnico e di ricerca".
"Alla Presidenza, alle Direzioni Generale, Scientifica e Sanitaria, e a tutti i volontari e operatori che qui lavorano quotidianamente vanno le mie congratulazioni - ha dichiarato l'Assessore regionale alle Politiche della Salute, Raffaele Donini - perché qui, oggi, ci troviamo in una realtà che vanta un percorso di grandissimo rilievo. Ma non stiamo guardando indietro, stiamo guardando avanti, alle enormi opportunità che ci attendono e che insieme a tutti i centri dell’Emilia-Romagna, insieme alla Rete oncologica regionale, al Comprehensive Cancer Care and Research Network creato da IRST e Ausl Romagna, siamo pronti a raggiungere. L'integrazione tra istituzioni e territorio sarà sempre più centrale; un’altra traiettoria di sviluppo è il rapporto con l'Università per la ricerca scientifica. Infine, forse la più grande sfida del futuro, è quella delle Car-T, delle officine per la produzione di terapie innovative che, come Regione Emilia-Romagna, proprio grazie a queste reti territoriali, vogliamo realizzare".
 
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