Massa Lombarda, padre e figlio arrestati per spaccio e traffico di moto rubate
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La Polizia di Stato di Bologna ha arrestato padre e figlio campani, ma residenti a Massa Lombarda per possesso ai fini di spaccio di un ingente quantità di stupefacente e traffico nazionale dei veicoli rubati. L’indagine, coordinata dal pm Anna Sessa della Procura felsinea, ha preso il via in luglio, quando agenti della Polizia Stradale di Bologna hanno recuperato nell’area industriale Roveri 9 motocicli elettrici di marca Seat facenti parte di un maxi-furto di 19 moto ai danni di una concessionaria di Villanova di Castenaso. I motocicli recuperati erano stipati all’interno di un autocarro rubato e pronti a essere trasferiti per il loro riciclaggio. Le successive attività di indagine disposte dall’Autorità giudiziaria hanno consentito agli investigatori di monitorare gli spostamenti dei 10 scooter ancora in possesso dei malviventi, individuando che 5 di essi erano stati trasferiti da Bologna a Massa Lombarda, nelle pertinenze di una villetta unifamiliare ove risiedeva un uomo agli arresti domiciliari. Il 26 ottobre scorso gli investigatori della Polstrada di Bologna, coadiuvati dai colleghi di Ravenna, hanno perquisito l’abitazione rinvenendo, all’interno di un container, i cinque motocicli oggetto di furto. All’interno di una dependance della villetta, inoltre, si è scoperto un vero e proprio "deposito da narcotraffico": 100 chili di hashish in panetti da 100 grammi, 13 chili di marijuana in sacchi da 4 chili ciascuno, 56 grammi di cocaina, 4 bilancini di precisione e 42 munizioni da guerra calibro 38 e 9. Sul posto anche il figlio dell’uomo agli arresti domiciliari per traffico di sostanze stupefacenti che si è dichiarato immediatamente il proprietario della droga e dei motocicli rinvenuti. Il ragazzo ha deciso di collaborare con gli investigatori consegnando altri 4 ciclomotori che teneva in un magazzino del quartiere Pilastro di Bologna. Considerato il curriculum criminale dei due soggetti il pm ravennate Silvia Ziniti ha autorizzato l’arresto, disponendo la custodia in carcere del figlio 27enne e gli arresti domiciliari al padre per gravi motivi di salute. L’udienza di convalida ha confermato la custodia in carcere del ragazzo e gli arresti domiciliari per il padre.