“Desidero ringraziare i tecnici dell’Agenzia e le maestranze, che hanno lavorato senza tregua- ha commentato Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, che oggi ha effettuato sul posto un sopralluogo-. Finito il momento dell’emergenza, speriamo prestissimo, l’argine verrà ulteriormente rinforzato. Voglio inoltre dire il mio grazie- ha aggiunto Priolo- a proprietari e amministratori delle aziende locali: c’è stato un momento in cui hanno addirittura sostituito gli operai alla guida degli scavatori e dei camion, per consentire loro di riprendere fiato. Ancora una volta, l’Emilia-Romagna dimostra di saper far squadra di fronte alle difficoltà”.
Come si è intervenuti
Mentre veniva ricostruita la golena interna con massi ciclopici (da 3 tonnellate l’uno), sono stati rifatti circa 50 metri di strada provinciale (spazzata via dall’evento), per poter garantire il trasporto di tutto materiale necessario contemporaneamente da due direzioni. I camion hanno portato, con viaggi a ciclo continuo 24 ore su 24, terra (più di 30mila metri cubi) e massi ciclopici (oltre 10mila metri cubi) per ricostruire la golena: un primo baluardo che ha permesso, già da giovedì 4 maggio, di far sì che il fiume rientrasse nel suo percorso originale. In pochissimi giorni – da giovedì 4, appunto, a lunedì 8 – sono stati letteralmente ricostruiti 60 metri di argine; lavoro che, in condizioni normali, richiede circa due mesi. Analogamente, è stato ripristinato l’argine interessato da un sormonto per una lunghezza di circa 600 metri.
Tenuto conto dell’allerta rossa emanata ieri per oggi, si è deciso di ritardare tutti i lavori che si potevano fare anche sotto la pioggia, dando priorità a quelli che necessitano di “clima secco”; in ultimo, è già stato tutto coperto da teloni e rinforzato con sacchi. Oggi sono in corso le pulizie degli argini; nel frattempo i tecnici stanno pianificando i prossimi interventi, che vedranno le opere di consolidamento. L’auspicio è di poterli avviare da lunedì prossimo.