Lugo, Ravenna Festival al Pavaglione ma c'è posto anche per Muti e la grande danza
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Federico Savini
Rush finale per il Ravenna Festival 2022, che nel suo ultimo fine settimana - quello centrale di luglio - gioca la carta della grande danza internazionale. Venerdì 15 alle 21.30 al Pala De Andrè arrivano infatti i membri del Béjart Ballet Lausanne, alle prese con le t ’M et variations… che Gil Roman - interprete ed erede designato di Maurice Béjart alla guida della storica compagnia - creò a dieci dalla scomparsa del suo maestro e oggi dedica a dedicato a Micha van Hoecke, grande amico dello stesso Ravenna Festival, venuto a mancare l’anno scorso. E non manca nemmeno il riferimento a Pasolini, alla cui opera Béjart si ispirà profondamente.
Sabato 16 entrerà nel vivo la trasferta lughese del Festival, con il centralissimo Pavaglione della ‘città mercato’ che accoglierà il sound meticcio e le ricchissime miscele ritmiche del trio di Roberto Fonseca e poi del gruppo di Eliades Ochoa, uno degli eroi del Buena Vista Social Club di Wim Wenders e Ry Cooder. Roberto Fonseca si muove invece in equilibrio tra la tradizione afrocubana e una modernità fatta di hip-hop, drum machines, elettronica e barriere da abbattere senza soluzione di continuità.
Domenica 17 sempre il Pavaglione sarà teatro di uno eventi dal maggiore richiamo «pop» dell’intero cartellone del Festival, ossia il concerto dei lanciatissimi La Rappresentante di Lista, che dopo anni di gavetta nei club italiani e nei circuiti della musica indipedente sono ormai di casa sia sul palco di Sanremo che in radio, specie con il loro esplosivo singolo Ciao Ciao, che a dispetto dell’andazzo sbarazzino è stato elogiato per la profondità metaforica dall’Accademia della crusca. A Lugo, l’eclettico gruppo italiano suonerà per di più accompagnato dall’orchestra Corelli in un concerto che si annuncia quindi speciale e diverso da quelli del tour del gruppo.
Ma domenica 17 il Ravenna Festival ha in serbo un concerto anche nel capoluogo0 e precisamente nel chiostro del museo Nazionale, dove il coreano Arete String Quartet intraprenderà un viaggio nell’arte musicale del quartetto, attraversando composizioni di Haydn, Berg e Schumann.
Martedì 19 al Pala De Andrè tornerà protagonista la grande danza con la compagnia dell’israeliano Hofesh Shechter con «Shechter II», un un vero e proprio magma contemporaneo di corpi e movimenti che permetterà a tutti di saggiare l’attuale avanguardia della danza mondiale. Mercoledì 20 al teatro Alighieri sarà la volta di Canto per un poeta innamorato. Dedicato a Micha, omaggio al compianto coreografo di Miki Matsuse, moglie e compagna d’arte, tra frammenti di creazioni famose di van Hoecke che si mescoleranno ad azioni performative in sintonia con il suo stile eclettico, orlato di malinconica poesia.
La chiusura del Festival 2022 (senza però contare la Trilogia d’Autunno che tra fine ottobre e i primi di novembre vedrà in scena all’Alighieri gli allestimenti de Le nozze di Figaro, Don Giovanni e Così fan tutte) sarà nella serata di giovedì 21 luglio al Pala De Andrè, dove Riccardo Muti guiderà l’orchestra Cherubini in tre brani simbolo della ricerca della perfezione nella musica classica: Roma, Sinfonia in do maggiore di Georges Bizet, Il lago incantato, Poema sinfonico op. 62 di Anatolij Konstantinovič Ljadov e Les Préludes, Poema sinfonico n. 3 da Alphonse de Lamartine S 97 di Franz Liszt.