Lugo, morte Matteo "Balla" Ballardini: fa discutere la decisione dell'Appello di ridurre tutte le pene
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Il 22 luglio, la corte d'Assise d'Appello di Bologna ha ridotto drasticamente le pene inflitte in primo grado, nel luglio dello scorso anno, ai 4 "amici", di Matteo Ballardini, il 19enne lasciato morire in auto di overdose, nella notte tra l'11 e il 12 aprile di tre anni fa. E questo perchè l'accusa di omicidio volontario con dolo è stata derubricata a spaccio e morte come conseguenza di altro reato per Beatrice Marani (condannata in primo grado a 15 anni e 4 mesi, ora ridotti a 4 anni e 10 mesi e attualmente ai domiciliari in una comunità di recupero) l'"amica" che passò a "Balla" la dose letale di metadone, mentre per gli altri tre ragazzi che quella sera erano con Matteo e Beatrice l'accusa è stata derubricata ad omissione di soccorso. Così, il 29enne Leonardo Morara è passato dai 14 anni e 2 mesi rimediati in primo grado ad un anno e ad una multa di 600 euro con conseguente revoca dei domiciliari, il 23enne Simone Giovanni Palombo e il 26enne Ayoub Kobabi, invece, da 9 anni e 4 mesi del primo grado ad 8 mesi (pena sospesa). Il procuratore generale Valter Giovannini aveva chiesto la conferma delle pene. Le motivazioni della Corte d'Appello saranno disponibili tra 60 giorni ed è verosimile che la Procura ricorra in Cassazione.
Quella notte Matteo incontrò Beatrice che gli diede antidepressivi e metadone. Il ragazzo andò in overdose attorno alle 23 mentre la ragazza chiamò gli altri amici e insieme decisero di spostare Matteo sul sedile passeggero della sua auto, spegnergli il telefonino e continuare a consumare alcol e droga per tutta la notte girando in auto con l'amico incosciente accanto a loro. Decisero, quindi, di non allertare i soccorsi, secondo l'accusa, per evitare problemi a Beatrice che disponeva di metadone essendo in cura al Sert di Ravenna, quindi, all'alba del 12 aprile 2017 lasciarono Matteo in auto in un parcheggio defilato di Lugo dove venne trovato morto nel primo pomeriggio.