Lugo, morte di "Balla", gli amici condannati in primo grado, 15 anni a Beatrice che gli passò la dose letale
Sono stati tutti condannati in primo grado gli amici di Matteo Ballardini, il 19enne lasciato morire in overdose in auto la notte del 12 aprile di 2 anni fa. A metà pomeriggio del 2 luglio il giudice Janos Barlotti ha condannato per omicidio volontario a 15 anni e 4 mesi Beatrice Marani (in foto con il suo legale), la "leader" del gruppo che passò la dose letale a Matteo, 14 anni e 20 giorni Leonardo Morara, 9 anni e 4 mesi a Simone Giovanni Palombo e 9 anni e 5 mesi a Ayoub Kobabi. Il pm Marilù Gattelli, aveva chiesto 30 anni per la Marani e Morara mentre per Palombo e Kobabi 16 anni e 5 mesi per ciascuno. Il giudice ha escluso per i 4 ragazzi l'accusa di sequestro di persona ed ha riconosciuto una provvisionale di 100 mila euro a favore delle parti civili che gli imputati dovranno risarcire.
Matteo andò in overdose attorno alle 23 dell'11 aprile 2017 e venne trovato morto alle 15 del giorno successivo. Si spense lentamente dopo ore, nell'indifferenza di quelli che dovevano essere suoi amici. Nell’ordinanza di custodia cautelare siglata dal gip Andrea Galanti che portò all’arresto dei ragazzi, quest’ultimo parlava di «rara inumanità» che ha spinto gli amici non solo a lasciar morire Balla, ma anche a contribuire a quel decesso, spegnendogli il telefono e chiudendolo a chiave nell’auto lasciata nel parcheggio defilato in via San Giorgio a Madonna delle Stuoie. E il tutto per «non aver problemi», per poter continuare a sballarsi di alcol e droga tutta la notte. E senza mai chiamare quell’ambulanza che avrebbe potuto salvargli la vita. All'alba, quando si salutarono, scelsero di lasciare Matteo in auto e Morara tornò più volte a "controllarlo" fino a quando, resosi conto che non respirava più, chiamò un avvocato per sapere come comportarsi. Arrivarono i soccorsi e le forze dell'ordine, ma per il giovane non c'era più nulla da fare.