Lugo, il quarantennale dell’Università per Adulti, che propone 100 corsi

Federico Savini
«Il nostro slogan è “Il piacere di conoscere, incontrarsi e comunicare”. Lo trovo molto azzeccato perché va anche oltre gli aspetti culturali, per intercettare quella “promozione sociale” che la nostra associazione fa davvero, da tanti anni, in questo territorio, coinvolgendo migliaia di persone». Bruna Marini è da tanti anni la segretaria dell’Università per Adulti di Lugo, la più evidente «emanazione» dell’associazione per lo Sviluppo della Cultura Aps, presieduta oggi da Silvana Francesca Capanni, e che sta per avviare il 40° anno della sua attività.
«Le iscrizioni per il primo periodo dei corsi, da novembre a Natale, saranno aperte dal 30 settembre all’11 ottobre nel seminterrato del liceo di Lugo - spiega Bruna Marini -. Per i corsi del secondo periodo, da febbraio ad aprile, ci sarà tempo fino al 5 dicembre»
Quanti iscritti vi aspettate?
«Questo non è mai facile dirlo ma abbiamo inviato i nostri opuscoli a 800 famiglie, tutte con nostri soci o ex soci. Non tutti hanno la possibilità di consultare internet e stamparsi le cose che più interessano, per cui l’invio dell’opuscolo ci sembra necessario per poter dare agli iscritti una visione d’insieme delle proposte».
Quella di Lugo è stata una delle prime Università degli Adulti in regione, con Bologna e Ravenna. Come nacque?
«Il primo anno scolastico fu l’85-’86, contestuale a Ravenna, e l’idea fu di un gruppo di insegnanti e studiosi di Lugo, che intelligentemente non avviarono un’università “delòla terza età” ma “degli adulti”, in modo da non risultare ghettizzante. Nacque così anche l’associazione per lo Sviluppo della Cultura della Bassa Romagna, che si occupa anche di eventi culturali e presentazioni di libri, ma l’università resta l’attività principale, che da subito “esportammo” fuori Lugo in quasi tutti i Comuni dell’attuale Unione, che potremmo dire sia prima in termini culturali che politici. Il primo presidente fu Natalino Guerra. Una decina di insegnanti e altrettanti corsisti sono ancora noi praticamente dall’inizio, o quasi».
L’università partì forte?
«Il primo anno c’erano 10 corsi e 333 frequentanti. Sono dati che sto mettendo insieme per una pubblicazione storico-statistica che vorremmo presentare a fine anno. Il boom è stato nel 2004-05, con 102 corsi e 2158 iscritti, poi un leggero calo fino ai 1400 del 2019-20, anno che sospendemmo, rimborsando i corsisti, causa Covid, che ci fece poi saltare l’anno dopo. In quel periodo morì tra l’altro la nostra presidente Rosalia Fantoni. Nel 2021-22 ripartimmo con 45 corsi e 461 iscritti, cresciuti l’anno dopo a 64 corsi per 1030 iscritti e poi 80 corsi per 1150 iscritti. Quest’anno proporremo 100 corsi».
Nuovi corsi?
«Tra completamente nuovi e ritorni possono segnalare enologia, lingua araba, giardinaggio, scrittura creativa, ricerca dell’albero genealogico e “Dal rinascimento al musical”. Facciamo poi corsi di conversazione con i madrelingua, che possono essere molto utili ai giovani».
Oltre che al liceo di Lugo dove si tengono le lezioni?
«A Ca’ di Lugo, nell’ex centro sociale, si terrano i corsi di mosaico, pittura e ceramica, e poi ci saranno corsi anche a San Potito e alla Cevico. Inoltre abbiamo sedi a Bagnacavallo, Villanova, Fusignano, Voltana, Conselice, Massa Lombarda e Sant’Agata».
L’età media dei corsisti?
«Tra i 50 e i 60 anni. Questo dipende anche dal fatto che un tempo si andava in pensione prima. Oggi c’è meno tempo per tutto».
C’è anche un corso gratuito?
«Sì, quello nato in collaborazione con l’Ausl sull’educazione alla salute, per il quale serve solo la quota sociale di 10 euro. Sono lezioni in aula magna, molto seguite, sulla medicina, il prendersi cura degli altri e il funzionamento della sanità pubblica».