Lugo, il mitico sassofonista Steve Coleman suona al Pavaglione
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È uno che ha fatto la storia Steve Coleman, anche se molti ascoltatori hanno smarrito la via delle avanguardie del jazz nel corso degli anni ’80. Così, giovedì 14 luglio alle 21.30 al Pavaglione sarà l’occasione di rimettersi in carreggiata, quando il sassofonista americano suonerà dal vivo con la più recente incarnazione dei suoi storici Five Elements, ossia il formidabile Jonathan Finlayson alla tromba, Anthony Tidd al basso elettrico, Sean Rickman alla batteria e Kokayi tra spoken word, free-style e futuribili strade della post-jazz poetry. Dopo Bill Frisell l’anno scorso, il festival Lugocontemporanea diretto da John De Leo e Monia Mosconi ha invitato nella città di Baracca un vero luminare del jazz degli ultimi quarant’anni, capace di traghettare il magistero di Duke Ellington nei reami ritmici dell’hip-hop e dei suoi derivati, con uno stile compositivo unico, minimalista e virtuoso insieme. In apertura della serata del 14 (unica a pagamento) suoneranno gli Hobby Horse Trio, ovvero Dan Kinzelman ai sassofoni, Joe Rehmer al contrabbasso e Stefano Tamborrino alla batteria, fra jazz, hip hop, bossa nova, psichedelia, prog rock e addirittura la techno. «Men at war» è il titolo dell’edizione 2022 di Lugocontemporanea, dedicata quindi alla guerra e al lavoro, e alle loro tragiche connessioni. Venerdì 15 luglio, sempre al Pavaglione e a ingresso gratuito, suoneranno in apertura Simone Graziano e Claudia Caldarano (piano solo e danza), seguiti poi dal progetto Progressivamente del batterista Roberto Gatto, con omaggi a Genesis, Elp, King Crimson, Jethro Tull e Yes.