Lugo, condotte illecite al Consorzio di Bonifica: 8 indagati
![lugo-condotte-illecite-al-consorzio-di-bonifica-8-indagati](/inc/scripts/crop.php?img=https://backoffice3.titanka.com/verticalizzazioni/4897/254/upload/1603728253_consorzi-anbi-c6-header.jpg&w=420&h=248)
Condotte illecite all'interno del Consorzio di bonifica. Viste le risultanze probatorie acquisite nel corso dell'indagine condotta lo scorso anno dalla polizia e coordinata dai pm Alessandro Mancini e Angela Scorza, il gip Andrea Galanti, su richiesta avanzata dalla Procura, ha emesso ordinanza applicativa della misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio nei confronti di otto persone, figure apicali operanti nell’ambito del Consorzio di Bonifica Romagna Occidentale di Lugo, con competenza sulle province di Ravenna, Bologna, Forlì-Cesena, Ferrara e Firenze.
I periodi di sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio variano, a seconda della posizione degli indagati, dai dodici ai sette mesi.
Le indagini, partite lo scorso anno da una segnalazione, avevano tinteggiato una situazione della gestione interna del Consorzio caratterizzata da numerose e ripetute condotte illecite, che hanno permesso agli agenti della Digos di ricostruire un sistema diffuso del ‘malaffare’ tra diverse figure direttive del Consorzio.
L’utilizzo improprio dell’auto di servizio a scopi personali- andare a giocare a carte con gli amici al circolo o al supermercato per fare la spesa- l’allontanamento sistematico dal posto di lavoro durante l’orario di servizio e la falsa attestazione di ore di lavoro straordinario in realtà non prestate, sono le azioni più frequentemente accertate dagli investigatori.
A queste, poi, si aggiunge la creazione di un vero e proprio ‘sistema’ illecito di rimborsi chilometrici per conseguire, di fatto, una indebita integrazione allo stipendio, in base al quale alcuni capi reparto, che avevano auto di servizio, attestavano falsamente di aver utilizzato la propria auto privata per motivi di lavoro, chiedendo in seguito un rimborso spese per i chilometri percorsi (ed in realtà non effettuati).
Alla luce di quanto accertato nel corso dei mesi di indagine, il 26 ottobre è stata data esecuzione alle misure cautelari sopra indicate nei confronti dei dipendenti del citato Consorzio, che risultano indagati dalla Procura per peculato, truffa ai danni dello Stato e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici aggravata.