Lugo, cantieri al Padiglione D, l'Ausl spiega come vengono rinnovati i servizi

L’Ausl Romagna tenta di stoppare le polemiche e fa ilpunto sui lavori all’ospedale di Lugo, in particolare al Padiglione D. «I lavori di ristrutturazione e ampliamento previsti per il presidio ospedaliero di Lugo sono stati programmati per migliorare le condizioni di comfort per i pazienti, il personale ed i visitatori, adeguare la struttura ai requisiti di accreditamento e di sicurezza, concentrare le aree ad alta tecnologia, applicare logistiche orientate a modelli organizzativi innovativi, ridurre i percorsi del personale e dei pazienti e anche la frammentazione delle funzioni ambulatoriali di Day Service, Day Surgery e Day Hospital, creando aree ampie, con piattaforme di accettazione comuni» sottolinea la direzione generale dell’Ausl, dopo che 10 giorni fa ha incontrato i sindaci del territorio.
Nel nuovo Padiglione D troveranno collocazione le funzioni di dialisi (ambulatori e letti, con un incremento delle postazioni da 14 a 15 e predisposizione fino a 18 postazioni); Oculistica (ambulatori e ambulatori chirurgici/day surgery); Otorinolaringoiatria (ambulatorio, audiometria); Endoscopia digestiva (ambulatorio e due sale endoscopiche); attualmente la Dialisi è collocata nel Padiglione C, nella parte storica dell’ospedale, con numerosi limiti strutturali e logistici, in quanto la struttura è in un fabbricato separato, privo di collegamenti coperti con le Unità operative di degenza.
«L’area dedicata all’Oculistica è stata, nel tempo – sottolineano i vertici dell’Ausl -, collocata in locali non ampliabili, mentre il servizio è in costante espansione. La zona di attesa, ricavata nell’atrio, non è sufficientemente capiente. Particolarmente critica, poi, è l’area destinata alle attività chirurgiche, che non dispone di un ambiente dedicato in maniera esclusiva all’osservazione post intervento. Gli ambulatori di Orl sono dislocati in più aree dell’ospedale, favorendo così la dispersione di risorse e rendendo più complessi i percorsi degli utenti, mentre il servizio di Endoscopia digestiva, collocato tra due aree di degenze, con locali di piccole dimensioni non espandibili, è dotato di una sola sala endoscopica, nella quale non possono essere eseguiti esami in narcosi profonda e la sala osservazione post procedura endoscopica è stata ricavata nel corridoio interno al servizio e manca la sala di attesa».